Lavoro da casa per i frontalieri: la proroga dello smart working
Finalmente, con un grande ritardo, il governo di destra ha deciso di prorogare la norma che consente ai lavoratori frontalieri di svolgere parte del proprio lavoro in smart working senza perdere lo status di frontaliere. Questa decisione è stata sottolineata da Samuele Astuti, consigliere regionale del Varesotto ed esponente del Pd sezione di Varese.
Da tempo, infatti, ci si batteva per un accordo che rendesse stabili le norme sul telelavoro, prendendo come esempio l’accordo stipulato tra Svizzera e Francia. L’obiettivo era evitare vuoti normativi come quello che si è verificato nel mese di luglio, che ha creato grandi difficoltà e disagi a migliaia di lavoratori frontalieri.
Questa proroga è una buona notizia per tutti i lavoratori frontalieri che potranno continuare a svolgere parte delle loro mansioni da casa, senza perdere i vantaggi legati al loro status di frontaliere. Ora è importante che vengano messe in atto tutte le misure necessarie per garantire una corretta organizzazione del lavoro da remoto, al fine di garantire la massima produttività e la tutela dei diritti dei lavoratori.
In conclusione, questa proroga rappresenta un passo avanti per i lavoratori frontalieri e per la regolamentazione dello smart working. È auspicabile che in futuro vengano adottate misure ancora più stabili e definitive, per evitare ulteriori incertezze e difficoltà per i lavoratori che scelgono di svolgere parte del loro lavoro da casa.