Il fenomeno delle alghe nel torrente Agogna preoccupa i risicoltori della zona di Lomello. Questo problema si era già presentato l’estate scorsa, quando le acque del torrente erano state pesantemente infestate dalle alghe. Ora, il fenomeno si sta ripetendo nella parte del torrente che attraversa Lomello prima di gettarsi nel Po a Balossa Bigli. Alcuni risicoltori hanno segnalato l’anomalia e chiedono al demanio di intervenire tempestivamente per ripulire il torrente, prima che le alghe ostruiscano le griglie di prelievo dell’acqua destinata all’irrigazione delle risaie.
Secondo l’agronomo Giovanni Nipoti, queste alghe, chiamate Patamogeton, sono infestanti ma non creano problemi alla fauna ittica dell’Agogna. Il proliferare delle alghe è dovuto alla scarsità di acqua causata dalle alte temperature e dal lento scorrere delle acque del torrente, interrotto dalle centrali idroelettriche. Con un flusso d’acqua più lento, le alghe proliferano e rischiano di ostruire il passaggio dell’acqua verso i fossi irrigui. Si tratta quindi di un fenomeno naturale che si accentua in periodi di riduzione dell’acqua, caldo e lento scorrere della corrente.
Tuttavia, alcuni attribuiscono il problema all’imperizia umana. Alberto Fusar Imperatore, risicoltore biologico di Ottobiano, sostiene che sia necessario pulire i fondali dell’Agogna come misura preventiva durante i periodi di siccità. In passato, il torrente veniva pulito con speciali barche, ma queste operazioni sono state interrotte. Inoltre, le centrali elettriche rallentano ulteriormente la corrente del torrente, creando ostacoli artificiali che favoriscono la proliferazione delle alghe.
I danni all’irrigazione rappresentano una seria minaccia, in quanto le griglie di prelievo delle acque possono intasarsi a causa delle alghe, bloccando le operazioni. Se il demanio non interviene con attrezzi e barche apposite, i problemi potrebbero peggiorare già a partire dal 2024.
In conclusione, è necessario affrontare il problema delle alghe nel torrente Agogna per garantire il corretto funzionamento del sistema di irrigazione delle risaie. Sia interventi naturali, come il ripristino di un flusso d’acqua più veloce, che interventi umani, come la pulizia dei fondali, potrebbero contribuire a risolvere questa situazione preoccupante.