Tragedia in montagna: muore Gianluca Betti durante un’escursione

Nella giornata di ieri, un uomo di 51 anni di Bollate, Gianluca Betti, ha perso la vita durante un’escursione lungo i sentieri della Valtartano, sulle Alpi Orobie in Valtellina. L’uomo è stato colto da un improvviso malore, si presume a causa di un infarto, ed è caduto a terra. Il suo amico, che era con lui sul sentiero della Val Corta, ha immediatamente chiamato i soccorsi, ma purtroppo quando sono arrivati non c’era più nulla da fare. Accanto a lui c’era anche il figlio sedicenne, che si era unito all’escursione per godere del fresco dei boschi delle Orobie e per provare l’emozione di attraversare il “Ponte nel Cielo”, una passerella tibetana da cui si può ammirare il lago di Como e le maestose vette della Valmalenco.

Sul posto sono intervenuti i militari del Sagf-Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Sondrio, il Soccorso alpino della Stazione di Morbegno, i vigili del fuoco e i carabinieri. I finanzieri hanno informato la Procura, che ha disposto il trasferimento del corpo all’obitorio dell’ospedale del capoluogo valtellinese per effettuare la ricognizione cadaverica. Gli esperti soccorritori del Sagf si occuperanno degli atti relativi all’accaduto.

Inizialmente si era pensato che l’uomo fosse precipitato mentre cercava funghi, ma questa volta la tragedia è stata causata da un malore durante una semplice camminata. Questo triste incidente si aggiunge ad altri avvenuti in montagna durante questa stagione. In un solo mese, la Valtellina ha registrato la morte di 6 persone durante la ricerca dei funghi. La prima vittima è stata Erminio Tognini, un 69enne di Albosaggia, che ha perso la vita il 22 luglio nella valle del Liri, a 1.530 metri di altitudine, nella zona impervia de La Costa di Caiolo. Il giorno successivo, Fabio Melandri, un 50enne di Ardenno, è caduto per alcuni metri mentre cercava porcini insieme a un’altra persona in località Sasso Bisolo, in Val Masino. Il 11 agosto è stato trovato senza vita Oreste Pezzini, un 76enne di Rasura, vicino alla sua baita nella zona dei Ciani. Il giorno seguente, Enrico Vaninetti, un 84enne di Delebio, è stato rinvenuto nei boschi di Sacco, nel territorio di Cosio Valtellino, dopo essere stato lì per un paio di giorni. Infine, a Ferragosto, Stefano Camesasca, un 55enne della provincia di Como, è morto in Val Masino, a 1.500 metri di altitudine sopra Cataeggio. Una vera e propria strage.

Questi tristi eventi ci ricordano l’importanza di fare attenzione durante le escursioni in montagna. È fondamentale essere preparati e seguire le regole di sicurezza. La natura è meravigliosa, ma può essere anche pericolosa.

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