Dopo aver fatto il giro dei gruppi social in ogni angolo d’Italia, la bufala della neonata trovata morta in un cassonetto è arrivata anche sul lago Maggiore. Una fake news sotto forma di post legato ad un blog e condiviso nelle scorse ore su un gruppo Facebook luinese, dove sono apparsi anche commenti dedicati alla presunta autrice del gesto. Che non esiste.

“Neonata trovata morta in un cassonetto per i vestiti usati, la polizia sta cercando una donna dal video registrato”. Questo il titolo del post. Chi clicca sull’immagine viene indirizzato ad un’altra pagina web, dove la “cronaca” dell’episodio diventa più dettagliata: “La polizia sta cercando la donna il cui volto è visibile al 25° secondo della registrazione. Riconoscete la donna nel video? Aiutateci a trovarla”. E’ a questo punto che per poter visualizzare il filmato, di cui la polizia luinese ovviamente non sa nulla, viene chiesta una registrazione, da effettuare fornendo dati sensibili. E la truffa è servita.

Truffa peraltro legata ad un episodio drammatico, e in questo caso reale: il ritrovamento di una neonata in un cassonetto della Caritas posizionato in zona città studi a Milano. Un fatto che risale allo scorso 29 aprile e sul quale sono in corso indagini.

La diffusione di notizie false, come quella della neonata trovata morta nel cassonetto, è un fenomeno sempre più frequente sui social media. Queste bufale vengono create con l’obiettivo di attirare l’attenzione degli utenti e, in alcuni casi, di ottenere informazioni personali sensibili.

È importante essere consapevoli di questo problema e diffidare sempre delle notizie che sembrano troppo incredibili o sensazionalistiche. È fondamentale verificare la fonte delle informazioni prima di condividerle o di agire in base ad esse.

In questo caso specifico, la truffa si è basata su un episodio reale, ma è stata distorta e utilizzata in modo ingannevole per attirare l’attenzione degli utenti. È importante rimanere vigili e non cadere vittima di questi inganni.

Le autorità competenti stanno indagando sull’episodio reale del ritrovamento della neonata a Milano e speriamo che vengano individuati i responsabili di questo gesto orribile.

Nel frattempo, è consigliabile diffondere solo notizie verificate e affidabili, al fine di contrastare la diffusione delle fake news e contribuire a creare un ambiente online più sicuro e informato.

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