Alpi Sonanti è stato uno spettacolo applaudito all’auditorium Torelli. Una combinazione di note e teatro con violino, chitarra e una ballerina. Un viaggio nel folklore e nel cuore pulsante della Spagna.
Il trio composto da Joaquin Palomares, violinista spagnolo dalle sfumature zigane in salsa andalusa, Claudio Piastra, geniale chitarrista con un contagioso estro iberico, e Estefania Brao, una ballerina di rango, ha regalato al pubblico uno spettacolo di flamenco apprezzatissimo.
Durante l’XI edizione di “Alpi Sonanti”, festival che unisce note, danze e teatro, Ivana Zecca ha illuminato l’evento con il suo sorriso elegante e luminoso. Questo festival, plurale per le sue mille sfaccettature artistiche, è inclusivo grazie all’humus sonoro che unisce la Valle, in attesa del passionale XV “Tango Festival” di Morbegno il 9 e 10 settembre.
Lo spettacolo al Torelli di Sondrio è stato infiammato dal talento del trio Palomares, Piastra e Brao. Joaquin ha affascinato il pubblico guidandolo nel folklore e nel cuore pulsante della Spagna, attraversando le sue valli fino alle mitiche terre andaluse. La chitarra è stata al centro dello spettacolo, innalzata al rango di prima donna che riverbera la sua forza vibrante nel flamenco.
Claudio Piastra ha suonato la chitarra con maestria, creando un ricamo di suoni che si muoveva tra glissati e strappi, armonici eterei e graffianti sgroppate. Joaquin, affascinante con il suo baffetto da sparviero, si è goduto ogni momento dello spettacolo, emozionando il pubblico con i suoi tremoli e tenuti. È stato lui a preparare l’entrata di Estefania, la ballerina dai capelli corvini, che si è esibita indossando un abito nero di pizzo dalla banda rosata. Il suo volto era teso nello spasimo di un’ispirazione che si rifletteva nel ritmo marcato delle nacchere che si agitavano e si scompigliavano dietro la sua schiena. La sua performance era travolgente e piena di passione.
Estefania è stata applaudita come una “torera” guerriera nell’arena infuocata. Ha indossato una bianca mantiglia dalle lunghe frange che roteava nell’aria come una rete per adescare gli affascinanti gitani. Poi ha schermato lo sguardo con un seducente ventaglio nero di trine, muovendo freneticamente le mani per creare un muto lamento o un sospiro d’amore.
Claudio Piastra si è poi esibito con due fantastici assoli, rubati ai preludi e agli studi del grande Villa-Lobos. Ha mostrato il suo virtuosismo tecnico con scale vertiginose e accordi glissati su corde ribattute, accompagnati da un’elegiaca melodia che ha toccato il cuore con dolcezza.
Il concerto è proseguito con le melodie trionfanti e melodiose di Manuel de Falla, Isaac Albéniz, Enrique Granados e Pablo de Sarasate. La performance si è conclusa con una “Romanza andalusa” da manuale, che si è stemperata dolcemente dopo una prima notte d’amore appassionata.
Estefania ha continuato a volteggiare sul palco, vestita di rosso e nero. Ha rappresentato la donna, la madre, la sposa, cullando un bambino nella carezza del tramonto. Poi si è lanciata in un ritmo forsennato che incalzava come potenti fuochi d’artificio. L’ultimo tacco ha chiuso la performance, accogliendo gli olè del pubblico entusiasta.
Marcella Fratta, assessore alla Cultura di Sondrio, ha anticipato i fiori all’occhiello della nuova stagione teatrale e musicale del Comune di Sondrio, che si aprirà il prossimo 6 ottobre con il celebre “Don Giovanni” di Mozart.

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