Rissa durante una partita di calcio: sei Daspo emessi dalla questura di Cremona

I fatti risalgono al 21 maggio scorso, durante una partita di calcio categoria Pulcini a Pianengo, in provincia di Cremona. La partita, che vedeva contrapposte le squadre Soresinese e Ripaltese, faceva parte di un torneo promosso dalla Pianenghese. Durante lo svolgimento della partita, sulle tribune si è scatenata una rissa tra i genitori dei bambini.

Tutto è iniziato con un litigio tra una madre di 39 anni e una nonna di 71 anni, rispettivamente madre di un bambino e nonna di un altro bambino che giocavano nella partita. Secondo la ricostruzione iniziale, la nonna avrebbe schiaffeggiato il figlio dell’altra donna, scatenando così la rissa. La situazione è degenerata al punto che sono dovuti intervenire i carabinieri di Crema e Vailate.

I dirigenti della Pianenghese si sono dichiarati profondamente amareggiati per quanto accaduto, sottolineando che hanno cercato di calmare gli animi, ma che la scena è stata inqualificabile e da condannare, soprattutto perché è avvenuta davanti agli occhi dei bambini.

Dopo tre mesi di indagini, la questura di Cremona ha annunciato i risultati: sono stati emessi sei Daspo nei confronti dei coinvolti nella rissa, individuati come responsabili dei gravi episodi di violenza avvenuti presso il centro sportivo Enzo Saronni. Tali episodi sono stati considerati gravi per il clamore suscitato e per la pericolosità sociale delle condotte messe in atto, alcune delle quali dirette contro i minori presenti. Durante le indagini è emerso che la lite è scoppiata a causa della contestazione di un fallo di gioco.

La questura ha spiegato che con questi provvedimenti si intende stigmatizzare e prevenire condotte concrete pericolose dal punto di vista dell’ordine pubblico e particolarmente disdicevoli. Si tiene conto del fatto che i fatti sono accaduti durante una competizione tra ragazzi nati nel 2013, alla presenza e a scapito di soggetti minori, uno dei quali è stato strattonato.

Questa vicenda mette nuovamente in luce il problema della violenza negli eventi sportivi, soprattutto quando coinvolge anche i genitori dei giovani atleti. È fondamentale educare al rispetto e alla correttezza, per garantire un ambiente sano e sicuro per tutti i partecipanti.

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