Rapina e lesioni: due minori arrestati per un crimine brutale
Lo scorso aprile a Fiumicello si è verificato un episodio di rapina e lesioni personali, che ha portato all’arresto di due minori questa mattina, 30 agosto. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brescia hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere e del collocamento in comunità nei confronti dei due ragazzi, nati nel 2007 e nel 2006. I due minori, insieme ad altre persone non ancora identificate, sono stati individuati come i presunti responsabili di una rapina avvenuta all’inizio di aprile presso l’oratorio di “Fiumicello”.
Secondo quanto emerso, i due ragazzi si sono impossessati di una cassa bluetooth che due loro coetanei stavano utilizzando per ascoltare musica su una panchina. Dopo averla rubata, sono fuggiti via. Quando le vittime li hanno raggiunti per chiedere la restituzione, i due aggressori li hanno minacciati verbalmente e poi li hanno attaccati fisicamente, utilizzando calci, pugni e addirittura una bottiglia di vetro. Quest’ultima è stata utilizzata per colpire la testa di una delle vittime, rompendosi e venendo poi utilizzata per infliggere fendenti pericolosi in diverse parti del corpo, inclusi gli arti superiori, il collo e il viso. L’aggressione si è conclusa con uno dei giovani rapinati che, mentre era a terra ferito, è stato ulteriormente colpito con calci e pugni, minacciato verbalmente e “sfregiato” sulla guancia con il collo della bottiglia.
Le due vittime hanno immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri e hanno ricevuto una prognosi di 15 e 20 giorni per le lesioni riportate. Oltre all’arresto dei due minori, è stata disposta anche la misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti di un altro minore ritenuto coinvolto nella rapina e nelle lesioni, ma che al momento risulta irreperibile e quindi attivamente ricercato dai carabinieri. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni e sono partite dall’analisi di numerosi filmati di video-sorveglianza cittadina. Successivamente, sono stati monitorati alcuni social network, grazie ai quali è stato possibile risalire all’identità dei presunti autori della rapina e ricostruire l’esatta dinamica dell’episodio, anche grazie alla raccolta di testimonianze e ricognizioni fotografiche.