Indagini sulla strage di Brandizzo: due indagati e ipotesi di dolo eventuale

Nell’ambito delle indagini sulla strage avvenuta nella stazione di Brandizzo, sono stati iscritti nel registro degli indagati due persone i cui nomi coincidono con quelli dei sopravvissuti all’incidente. Si tratta di Antonio Massa, addetto di Rete ferroviaria italiana (RFI), e Andrea Girardin Gibin, capocantiere della Sigifer. Secondo l’ipotesi della Procura della Repubblica di Ivrea, Massa avrebbe dovuto impedire agli operai di iniziare i lavori in attesa del passaggio del treno, mentre Girardin Gibin è riuscito a spostarsi sul secondo binario evitando per miracolo l’impatto.

La procuratrice capo, Gabriella Viglione, ha dichiarato che dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza al momento dell’incidente. La novità è che la Procura ipotizzi il dolo eventuale per i reati di omicidio plurimo e disastro, il cui fascicolo è stato aperto ieri. Questa ipotesi era stata esclusa in passato per l’incidente della Thyssenkrupp, ma potrebbe essere presa in considerazione in questo caso.

La Procura sta indagando anche sulla procedura complessiva di sicurezza e sul rilascio delle autorizzazioni per le manutenzioni sui binari. I lavori sul binario 1 della linea Milano-Torino, durante i quali si è verificato l’incidente, si sarebbero svolti sotto lo sguardo di uno dei responsabili del rilascio autorizzativo. Il convoglio coinvolto nell’incidente è stato sequestrato e potrebbe essere richiesto un incidente probatorio davanti al gip nei prossimi giorni.

Rete Ferroviaria Italiana ha incontrato le organizzazioni sindacali per fare il punto sulla sicurezza del lavoro nel settore della manutenzione ferroviaria. Al termine dell’incontro, RFI ha accettato la richiesta sindacale di trasferire le trattenute economiche effettuate ai lavoratori in sciopero in un fondo che servirà a offrire un sostegno economico alle famiglie degli operai deceduti. RFI ha deciso di raddoppiare la consistenza del fondo versando una quota equivalente, dimostrando così sensibilità e solidarietà verso le vittime e le loro famiglie.

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