Un parto prematuro è sempre un evento delicato e pieno di sfide per gli operatori sanitari. Ma quando tutto si risolve per il meglio, diventa un momento di grande gioia e soddisfazione per l’intera squadra. È quanto accaduto all’ospedale di Melzo, dove una bimba è nata alla 30esima settimana di gestazione.

Il primario di pediatria e neonatologia, Giovanni Traina, ha definito questo evento come eccezionale per un ospedale come il loro e ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra. La piccola Laila è la secondogenita di una giovane coppia di origine marocchina residente a Vaprio d’Adda. Nonostante la prematurità del parto, sia la madre che la figlia stanno bene.

Dopo la nascita, la bambina è stata trasferita nella terapia intensiva neonatale del San Gerardo di Monza, ma fortunatamente non è intubata e le sue condizioni sono stabili. Non appena raggiungerà il peso di 2.500 grammi, potrà finalmente raggiungere la sua famiglia a casa.

Il primario Traina ha spiegato che i parti prematuri possono essere legati a diversi fattori, come il fumo di sigaretta e particolari patologie della madre, come il diabete. Tuttavia, nel caso di Laila, non si è trattato di nessuna di queste condizioni, ma di una predisposizione personale della madre a partorire prima del termine. Infatti, anche nella precedente gravidanza, la nascita era avvenuta alla 35esima settimana.

La donna, di 28 anni, è arrivata a Melzo in stato di travaglio avanzato. Grazie alla prontezza dell’équipe ospedaliera e alla collaborazione con i colleghi di Monza, è stato possibile prepararsi per il parto imminente. Nonostante la posizione podalica della piccola, è stato possibile procedere con un parto naturale senza problemi.

Il primario ha sottolineato che, grazie al potenziamento del personale in sala, sono riusciti a far fronte a questa situazione straordinaria. Di solito, i prematuri presentano difficoltà respiratorie dovute alla mancata maturità polmonare, ma Laila è stata in grado di respirare autonomamente fin da subito, con l’ausilio di una maschera.

All’ospedale di Melzo nascono in media 600 bambini all’anno, mentre al Predabissi, l’altro punto nascita dell’Asst Melegnano Martesana, nel 2022 si sono registrati 584 parti e nel primo semestre del 2023 sono stati 251. Nonostante il grande impegno richiesto, gli operatori sanitari sono sempre pronti ad affrontare ogni situazione e a garantire la migliore assistenza possibile a mamme e bambini.

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