Cervignano d’Adda (Lodi), 3 settembre 2023 – In un mobile bianco attaccato al muro del centro sportivo di Cervignano d’Adda, c’era molto di più di quello che si poteva immaginare. Gli agenti della Squadra mobile di Milano, indagando su un traffico di droga, hanno scoperto un doppiofondo nell’armadietto, appositamente creato per nascondere un vero e proprio arsenale. Pistole, bombe a mano e centinaia di proiettili sono stati trovati al suo interno.
Le indagini condotte dalla polizia di Milano, coordinate dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Massimiliano Mazzali, hanno portato a concentrare l’attenzione su Cervignano d’Adda e in particolare sul centro sportivo. Le informazioni raccolte durante l’inchiesta e le attività sul territorio indicavano che alcuni locali del centro sportivo venivano utilizzati come deposito per lo stupefacente, successivamente distribuito ai pusher di strada per lo spaccio al dettaglio.
Negli ultimi giorni, gli agenti della Mobile, supportati dalla Questura di Lodi e coordinati dalla Procura competente per il territorio, hanno perquisito uno dei magazzini del centro sportivo, scoprendo il mobiletto bianco. Inizialmente sembrava contenere solo stoviglie, ma una verifica più approfondita ha rivelato lo spazio nascosto e il suo pericoloso contenuto. Sono state sequestrate sei armi, di cui cinque illegali e una rubata, quattro granate M75 e 416 proiettili. Adesso gli esperti balistici della Scientifica inizieranno le indagini per determinare l’origine delle pistole, mai registrate, e se siano state utilizzate di recente. Saranno effettuati controlli simili sulle bombe a mano.
Il blitz si inserisce in un quadro ancora da definire, anche se il ritrovamento di Cervignano fa pensare che dietro a questo arsenale ci sia un’organizzazione criminale ben strutturata, con una potenza di fuoco teoricamente elevata.