Il 5 febbraio, mentre aspettava la compagna Giulia Tramontano in aeroporto, Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio, ha ordinato online del cloroformio. Questo dettaglio sconvolgente emerge dalle indagini sul barman che ha assassinato la compagna, incinta di 7 mesi, con 37 coltellate. Inizialmente, Impagnatiello aveva cercato di convincere Giulia ad abortire, ma poi aveva cambiato idea. Nel frattempo, aveva iniziato a cercare sul web informazioni su sostanze come l’ammoniaca e il veleno per topi. Il 5 febbraio, durante l’attesa in aeroporto, il killer ha cercato anche come acquistare del cloroformio online. Il 16 febbraio, sotto falso nome, ha acquistato la sostanza e l’ha ritirata il 6 marzo. Nel sangue della vittima e del feto sono state trovate tracce di Bromadiolone, il veleno per topi, con un aumento della somministrazione nell’ultimo mese e mezzo. Il 27 maggio, Impagnatiello ha confessato di avere una relazione con un’altra donna alla compagna, che ha scoperto di essere stata ingannata. Successivamente, Giulia e l’altra donna si sono incontrate e hanno scoperto di essere state entrambe tradite. Infine, il 31 maggio, il killer ha abbandonato i resti di Giulia e del bambino in un’intercapedine. Questi sono gli orribili dettagli che emergono dalle indagini su questo terribile omicidio.

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