I protocolli di sicurezza non sono stati rispettati durante i lavori sulla linea ferroviaria Milano-Torino, causando una tragedia in cui cinque operai hanno perso la vita. La squadra di operai, appartenenti alla società subappaltatrice Sigifer di Borgo Vercelli, era incaricata di sostituire 7 metri di binario vicino alla stazione di Brandizzo. Tuttavia, i lavori sono iniziati senza il previsto nullaosta da parte dell’ufficio di Chivasso di Rfi, come richiesto dalla procedura.

La sera del tragico incidente, intorno alle 23:40, i cinque operai stavano lavorando quando sono stati travolti da un treno in trasferimento. Solo il caposquadra è riuscito a salvarsi buttandosi di lato, mentre un agente di scorta presente sul posto ha evitato il pericolo. I due superstiti sono stati indagati per disastro colposo e omicidio plurimo colposo, con dolo eventuale, poiché si ritiene che abbiano violato le procedure di sicurezza.

Secondo le indagini, i due macchinisti del convoglio non sono stati ritenuti responsabili in quanto avevano ricevuto il segnale verde per procedere e non hanno visto gli operai al lavoro nel buio. La procedura di sicurezza richiedeva che il cantiere venisse aperto solo dopo il nullaosta dell’ufficio di Chivasso, che doveva essere comunicato all’agente di scorta. Tuttavia, i due operatori hanno avviato i lavori senza alcun documento firmato.

È emerso che questa non è un’eccezione, ma sembra essere la prassi comune nel settore. Molte persone coinvolte nel lavoro ferroviario non firmano il nullaosta e iniziano i lavori in anticipo, soprattutto quando sono a conoscenza di ritardi dei treni. Alcuni dipendenti ed ex dipendenti della Sigifer hanno confermato questa pratica. La Procura ha deciso di affidare a un ingegnere una consulenza tecnica per analizzare gli aspetti tecnici dell’incidente.

In conclusione, l’incidente sulla linea ferroviaria Milano-Torino solleva dubbi sulla corretta applicazione delle procedure di sicurezza. È fondamentale che vengano rispettate per garantire la tutela della vita umana e prevenire tragedie come questa. La responsabilità di tutti gli attori coinvolti, dalle società subappaltatrici alle ferrovie, deve essere presa seriamente affinché incidenti del genere non si ripetano in futuro.

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