Oggi si è tenuta l’udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione del caso di Giorgio Medaglia presso il tribunale di Lodi. Il giudice si è riservato la decisione su accettare o meno la richiesta di archiviazione o proseguire con le indagini.

Giorgio Medaglia è scomparso dalla sua casa la sera del 28 giugno 2020, alla vigilia della sua vacanza al mare, e non è mai più tornato. Poco dopo sono stati ritrovati la sua moto e un casco che, secondo la testimonianza di sua madre Ombretta Meriggi, da tre anni in lotta per scoprire la verità sulla morte del figlio, non appartenevano a lui. Il suo corpo è stato trovato pochi giorni dopo nell’Adda, indossando abiti che non erano i suoi.

Da allora, non è stata fatta chiarezza sulla sua morte. Oggi, l’avvocata Lorenza Cauzzi, difensore di Ombretta Meriggi, ha ribadito come le indagini svolte finora non siano state sufficienti per scoprire la verità su questa misteriosa morte. Infatti, nella precedente ordinanza che ha respinto la prima richiesta di archiviazione, il giudice ha affermato che la morte di Medaglia presentava diversi aspetti che lasciavano intendere il coinvolgimento di altre persone negli eventi che hanno portato alla sua morte.

La madre di Medaglia è preoccupata e spera che i tempi siano brevi, considerando che l’ultima volta ci è voluto quasi un anno prima che si decidesse di continuare le indagini. Ora siamo in attesa che le indagini proseguano, poiché secondo me non sono state sufficientemente approfondite. Ulteriori dettagli saranno pubblicati sul giornale “Il Cittadino” domani, 8 settembre 2023.

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