BISUSCHIO – Una cerva ferita con una freccia conficcata nel collo è stata finalmente curata e rilasciata. Dopo giorni di ricerche e cure, l’animale è ora salvo e in buone condizioni di salute. Nel frattempo, continua la caccia al bracconiere responsabile dell’atto, che si presume abbia usato un arco anziché una balestra. L’operazione di soccorso è stata condotta da un gruppo di veterinari esperti di fauna selvatica dell’Ats Insubria, in collaborazione con gli uomini della Faunistica della Provincia di Varese e i carabinieri.
La squadra di soccorso si è messa in movimento nella prima serata di ieri e ha avvistato la cerva ferita intorno alle 19. Utilizzando un fucile lanciasiringhe, le è stato iniettato un anestetico a distanza. Successivamente, l’animale è fuggito nuovamente nel bosco e sono state necessarie diverse ore e l’uso di termocamere per rintracciarlo. A quel punto, la cerva è stata bloccata dai forestali dei carabinieri e della Provincia. I veterinari Visconti, Fumagalli e Battaglia si sono occupati delle cure mediche. Fortunatamente, la freccia, che aveva trapassato il collo e una parete nasale, non era più conficcata nell’animale e non ha colpito organi vitali. Dopo aver accertato le buone condizioni della cerva, i medici hanno applicato tutte le cure necessarie prima di rilasciarla nuovamente in libertà.
Resta ancora un mistero l’identità del responsabile dell’atto. Le forze dell’ordine continuano a indagare per risalire al bracconiere. Secondo le prime ipotesi, sembra esclusa l’ipotesi della balestra, mentre è più probabile che sia stato utilizzato un arco per colpire l’animale. Per questo motivo, si sta cercando la freccia di cui la cerva si è liberata, nella speranza di trovare indizi utili per identificare il bracconiere.
Cerva freccia bracconiere – MALPENSA24