Milano – I carabinieri della compagnia Milano Porta Monforte hanno compiuto un importante arresto, che riguarda due minorenni di 17 anni, uno italiano e l’altro di origini albanesi. Entrambi sono stati arrestati su ordine del giudice per i minorenni di Milano, in quanto gravemente indiziati di essere coinvolti in nove episodi di rapine, furti aggravati e ricettazione, commessi in concorso tra di loro.

L’indagine è stata avviata dalla stazione Milano Porta Monforte, a seguito della denuncia presentata da una giovane vittima. Grazie all’esame dei social network, è stato possibile individuare i profili degli aggressori e identificarli completamente. Le indagini si sono poi sviluppate attraverso l’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e lo studio dei reati simili avvenuti nello stesso periodo e nelle stesse circostanze.

È emerso che i due minori, a bordo di scooter rubati, selezionavano e raggiungevano le vittime principalmente in zone poco illuminate o isolate, o durante l’uscita dai locali notturni di corso Lodi. Dopo averli avvicinati con una scusa, come la richiesta di un accendino o una sigaretta, li aggredivano e li picchiavano, minacciandoli con un coltello per costringerli a consegnare i propri effetti personali, come smartphone, auricolari bluetooth, portafogli, cintura o berretto.

I due arrestati sono stati inoltre riconosciuti responsabili di un tentativo di furto con effrazione di una saracinesca in un negozio, del furto di due scooter e di uno smartphone ai danni di un minore nei pressi di un istituto scolastico, nonché della ricettazione di una motocicletta. Durante la perquisizione eseguita al momento dell’arresto, i carabinieri hanno trovato uno smartphone oggetto di una rapina commessa a Riccione lo scorso agosto ai danni di un giovane di 20 anni, in possesso di uno dei due indagati.

Il 29 agosto scorso, i due minori, che avevano già precedenti penali per reati simili, sono stati arrestati e condotti – come disposto dal giudice – rispettivamente al carcere minorile Beccaria e a una comunità per minori di Milano, nel caso del minore di origini albanesi. Tuttavia, quest’ultimo si è allontanato dalla comunità ed è stato successivamente rintracciato e portato anch’esso al Beccaria.

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