L’episodio di violenza avvenuto durante la partita tra Sestese e Pavia allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Gallarate ha gettato ombra sullo spettacolo del calcio, specialmente per i bambini presenti come piccoli tifosi. Questi eventi violenti, perpetrati da un gruppo di persone incappucciate che ha aggredito gli ultras del Pavia, hanno seminato il panico tra gli spettatori in tribuna.
La Polizia sta attualmente conducendo indagini per individuare i responsabili di questa “spedizione punitiva”, apparentemente ben pianificata da individui estranei alla Sestese. È emerso che non era presente un servizio di sicurezza durante la partita, il che ha facilitato l’ingresso degli incappucciati.
La Questura ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega che la mancanza di un adeguato servizio d’ordine e sicurezza pubblica è stata causata da un difetto di comunicazione non imputabile alla Questura o alle forze dell’ordine riguardo allo spostamento dell’incontro da Sesto Calende all’impianto di Gallarate. Questo spostamento ha inoltre impedito un adeguato allertamento dei servizi di vigilanza del territorio.
La società di calcio Sestese ha preso le distanze dall’accaduto, sottolineando che questi episodi di violenza mettono in grave pericolo sia i loro sostenitori, inclusi bambini e famiglie intere, sia la stessa dirigenza. Hanno quindi chiesto scusa alla città di Pavia e ai suoi tifosi, sottolineando che questi atti non hanno nulla a che fare con lo sport e i suoi valori.
È importante che episodi come questi non offuschino l’immagine dello sport e del calcio in particolare. Il calcio, oltre ad essere uno spettacolo e un divertimento, svolge un’importante funzione educativa per i giovani atleti che crescono nelle formazioni giovanili. È fondamentale garantire la sicurezza negli stadi e promuovere valori come il rispetto, la lealtà e la sportività. Solo così potremo continuare a godere del calcio come uno spettacolo affascinante e coinvolgente per tutti, compresi i bambini che sono i campioni di domani.