È conveniente pagare la tassa sui rifiuti anziché rischiare di essere multati per lo smaltimento irregolare della spazzatura: questo è l’avvertimento del sindaco di Monza, Paolo Pilotto, nei confronti di coloro che utilizzano i cestini alle fermate degli autobus e lungo le strade come bidoni per la propria casa.
Secondo il sindaco, molte persone che riempiono questi cestini di scarti domestici non utilizzano il sacco rosso perché non pagano la tassa sui rifiuti: molti di loro hanno già ricevuto una lettera dal Comune per regolarizzare la propria situazione e i controlli continuano.
Il Comune di Monza sta incrociando i dati dell’anagrafe dei residenti con quelli del catasto e dei contribuenti per individuare coloro che non pagano la tassa. Inoltre, è stata invertita la procedura per l’assegnazione delle case comunali: i nuovi inquilini devono compilare il modulo della tassa prima di firmare l’accettazione dell’alloggio. La tariffa media per una famiglia monzese oscilla tra i 200 e i 300 euro all’anno, mentre le sanzioni possono arrivare fino a 600 euro.
Oltre ai controlli del Comune, ci sono anche quelli delle Guardie ecologiche volontarie che, di tanto in tanto, aprono i sacchetti depositati nei cestini. In diversi casi sono riusciti a risalire a coloro che li hanno abbandonati e anche in quei casi sono state comminate sanzioni. I proprietari di aziende che gettano i rifiuti lungo le strade periferiche e nei campi sorvegliati dalle telecamere rischiano sanzioni ancora più salate. Una ditta di Lodi, scoperta questa primavera, potrebbe pagare fino a 20.000 euro.
L’amministrazione sta cercando di migliorare l’efficacia della raccolta dei rifiuti non solo attraverso le multe. Da mesi, organizziamo incontri nei condomini dove più frequentemente vengono esposti i contenitori nei giorni sbagliati e dove gli inquilini abbandonano mobili e oggetti ingombranti senza contattare la Sangalli per il ritiro gratuito. Nei casi più critici, potrebbero intervenire gli educatori dell’Impresa.