Una madre accusata di aver lasciato morire di stenti la sua bambina di 18 mesi ha sostenuto di non aver mai provato empatia per gli altri e di non comprendere le conseguenze delle sue azioni. Durante il processo, lo psichiatra consulente della difesa ha descritto un quadro di un deficit intellettivo moderato che potrebbe spiegare la mancanza di empatia e di comprensione da parte della donna. L’avvocato difensore ha chiesto una perizia psichiatrica sulla capacità di intendere e volere della madre. Durante l’interrogatorio, la donna ha ammesso di aver lasciato la figlia da sola in casa, pensando che il latte fosse sufficiente per lei. Ha inoltre affermato di pentirsi delle sue azioni e di non volerle ripetere, incolpando il compagno per averla spinta a lasciare la bambina sola. La sorella della donna ha commentato dicendo che la madre ha sempre recitato una parte e ha sempre incolpato gli altri per i suoi errori. Il processo è stato rinviato per permettere alla difesa di presentare una relazione scritta entro sette giorni.

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