La Peste Suina Africana ha causato la morte dei 10 maiali ospiti del rifugio “Cuori Liberi” di Zinasco. Questo è solo uno dei tanti casi di abbattimenti che si sono verificati nella provincia di Pavia, dove sono stati uccisi circa 34mila maiali. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) aveva chiesto una diversa soluzione per questi animali, ma le forze dell’ordine sono entrate nel rifugio e hanno permesso la loro uccisione. Le associazioni avevano inviato un’istanza urgente alle autorità per chiedere un diverso destino per questi maiali, ma le richieste sono state ignorate. L’Oipa commenta che questi animali avrebbero potuto essere il simbolo del rispetto per la vita animale, ma sono stati trattati come oggetti. La Peste Suina Africana ha colpito molti allevamenti e ha dimostrato come sia necessario smettere di alimentarsi di esseri senzienti.

L’Ats Pavia, invece, afferma che le attività di eradicazione della Peste Suina Africana sono essenziali per contrastare la diffusione del virus e proteggere sia i suini allevati per fini alimentari che quelli tenuti come animali da compagnia. Nella zona di Zinasco, sono state completate le operazioni di soppressione dei suini ancora presenti nel rifugio, colpito dalla malattia. La Peste Suina Africana è una malattia virale molto pericolosa per la quale non esistono cure specifiche o vaccini. Colpisce suini e cinghiali e può essere trasmessa anche dagli esseri umani se non si rispettano le norme di biosicurezza. La malattia provoca una alta mortalità tra gli animali infetti, che muoiono nel giro di pochi giorni. Per estinguere il focolaio e prevenire l’insorgenza di nuovi casi, è necessario effettuare interventi di disinfezione dei ricoveri animali e distruggere i materiali non sanificabili. La Peste Suina Africana non colpisce l’uomo, ma provoca gravi sofferenze e morte rapida negli animali infetti.

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