Il caso del mall abbandonato: una zona off-limits diventata terra di nessuno
Il Freccia Rossa, centro commerciale di Brescia, è da diversi mesi (se non anni) una zona off-limits. Un luogo frequentato da piccoli spacciatori, episodi di microcriminalità, tossicodipendenti e migranti senza fissa dimora. Nonostante le misure prese per garantire la sicurezza, come la chiusura del parcheggio e la messa in sicurezza dell’area, entrare nel centro commerciale è diventato estremamente facile. Le porte scorrevoli degli ingressi principali sono state aperte e i parcheggi sono tornati ad essere terra di nessuno.
All’interno del centro commerciale, tra le vetrine chiuse, si possono trovare giacigli di fortuna e un odore nauseabondo. Da pochi giorni, la situazione è peggiorata con la chiusura della rimessa delle auto a causa di atti vandalici. L’area arancione è stata interdetta ai cittadini, lasciando accessibile solo la zona destinata ai fruitori dello Skyline 18. Questa situazione crea problemi per i residenti delle palazzine circostanti, che avevano l’accordo di poter utilizzare il parcheggio a prezzi ridotti.
I residenti sono costretti a lasciare le proprie auto all’esterno, nei posteggi vicino al parco Venturini, con il rischio di subire atti di vandalismo. La sicurezza personale non è più garantita e si possono trovare vetri rotti e siringhe abbandonate nelle vicinanze dei giochi per bambini.
La politica si sta muovendo per risolvere questa situazione. Al momento, la Loggia non ha ancora preso una posizione, ma è probabile che lo faccia entro la fine della settimana. Nel frattempo, il centrodestra ha richiesto la convocazione straordinaria e urgente della commissione Sicurezza, chiedendo la presenza del curatore fallimentare per valutare la situazione e prendere eventuali contromisure.