Un uomo di 43 anni residente a Legnano è sospettato di aver rubato e ricettato uno dei 6 defibrillatori automatici che sono stati sottratti dalle teche collocate in diverse vie della città. La denuncia per furto è stata presentata il 18 settembre, e grazie alle informazioni preziose fornite dal presidente dell’associazione Sessantamilavitedasalvare Altomilanese Odv, è stato possibile avviare il recupero degli strumenti salvavita, utili per il primo soccorso in caso di arresto cardiocircolatorio.

Le indagini hanno rivelato che l’uomo individuato è sospettato di aver commesso il furto il 15 settembre. Le autorità hanno notato la pubblicazione di un annuncio su alcuni siti di vendita online, che mostrava la foto dei 6 defibrillatori automatici corrispondenti a quelli rubati. Gli agenti si sono fatti passare per potenziali acquirenti e hanno concordato con l’autore dell’annuncio il prezzo e il luogo di consegna.

L’incontro è avvenuto il pomeriggio del 18 settembre a Parabiago, in piazza Maggiolini. Nel frattempo, le autorità sono riuscite a risalire all’identità del venditore, che era già noto per precedenti reati. Durante l’appuntamento, l’uomo ha mostrato uno dei defibrillatori automatici che corrispondeva alla descrizione dell’annuncio, chiedendo un pagamento di 800 euro. Tuttavia, il venditore era inconsapevole della presenza degli agenti del commissariato legnanese, che lo hanno fermato e indagato per ricettazione del defibrillatore proposto per la vendita, oltre che per il furto di uno dei dispositivi sottratti.

Si tratta di un episodio preoccupante, poiché i defibrillatori automatici sono strumenti fondamentali per il primo soccorso in caso di emergenze cardiache. È importante che questi dispositivi siano disponibili e accessibili a tutti, e che vengano utilizzati correttamente per salvare vite umane. Le autorità devono continuare a combattere il furto e la ricettazione di questi strumenti vitali, per garantire la sicurezza e il benessere della comunità.

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