La tragedia che ha colpito la città di Voghera il 14 luglio ha sollevato interrogativi sulla salute mentale dopo il parto. Elisa Roveda, una donna di 44 anni affetta da depressione, ha strangolato il suo bambino di un anno. Dopo l’omicidio, è stata ricoverata in un reparto psichiatrico e ora è ai domiciliari in una casa di cura nel Pavese. È attesa una perizia psichiatrica per determinare il suo stato mentale al momento del crimine. La depressione post-partum è un nemico invisibile che può colpire qualsiasi madre, indipendentemente dall’età o dallo status sociale. Nel caso di Elisa Roveda, i segnali erano evidenti, ma nessuno poteva prevedere la tragedia. È importante comprendere e trattare adeguatamente la depressione post-partum per evitare simili tragedie. L’esito della perizia determinerà la sua pena, mentre lei sconterà gli arresti domiciliari in una clinica che la curerà nel modo più opportuno.

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