Tre anni ai domiciliari per don Mauro Galli, originario di Cislago, ex vicario nella parrocchia di San Pietro al quartiere Canazza di Legnano. Il processo di appello bis a carico del sacerdote si è chiuso, finito alla sbarra con l’accusa di aver abusato sessualmente di un 15enne nel dicembre 2011, quando prestava servizio a Rozzano. I fatti contestati sono avvenuti nella canonica di Rozzano, dove il sacerdote abitava in quanto aveva l’incarico di vicario parrocchiale nel comune dell’hinterland milanese. Su invito del prete, il ragazzino aveva trascorso la notte tra il 19 e il 20 dicembre con lui “in vista delle attività di preghiera previste per il giorno successivo”. Nel corso del processo, don Galli ha ammesso di aver dormito nel letto matrimoniale con il 15enne, nonostante ci fossero altri letti a disposizione, ma ha sempre negato ogni contatto con lui, che invece ha raccontato di aver dovuto resistere a pesanti approcci.

I giudici hanno accolto la proposta di concordato. In primo grado il sacerdote era stato condannato a sei anni e quattro mesi, in appello la pena era stata ridotta a cinque anni e mezzo, infine la Cassazione aveva annullato la condanna, con rinvio a un altro processo di secondo grado. Appello bis che si è chiuso ieri mettendo la parola fine a una vicenda durata quasi 12 anni.

Ieri, martedì 26 settembre, i giudici della Seconda sezione penale della Corte d’appello di Milano hanno accolto infatti la proposta di concordato, tecnicamente il patteggiamento di secondo grado in accordo tra accusa e difesa, con una pena definitiva di tre anni da scontare in “detenzione domiciliare”, con possibilità di autorizzazioni a uscire per questioni lavorative.

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