L’istituto De Simoni Quadrio al centro di un caso di presunto razzismo. Il padre di un candidato ha accusato il preside di comportamenti discriminatori. Tuttavia, il dirigente scolastico ha negato tali accuse, affermando che il padre ha avuto comportamenti verbali e fisici inappropriati.

Il preside dell’istituto, Gianmaria Toffi, ha chiarito la situazione e ha respinto le accuse rivolte a lui. Ha sottolineato che non è stato richiesto alcun test di idoneità e che non ha mai messo in discussione la professionalità o la preparazione del candidato. Ha anche sottolineato che non c’è alcun razzismo o xenofobia da parte sua.

Tutto è iniziato quando un docente di Gravina in Puglia, Marco De Serio, si è presentato al De Simoni accompagnato dal padre per prendere servizio come supplente. Secondo il racconto del candidato, gli è stato chiesto di svolgere un test di idoneità, ma ha rifiutato. A quel punto, sarebbe stato cacciato dal preside e il padre ha affermato che ciò è accaduto a causa del razzismo e della xenofobia presenti tra il personale scolastico.

Il preside Toffi ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcuna denuncia presentata contro di lui e ha definito la richiesta del test di idoneità assurda. Ha spiegato che al candidato è stato proposto un momento di confronto in classe per valutare le sue capacità relazionali con gli alunni. Ha anche precisato che il padre non avrebbe dovuto essere presente al colloquio.

Durante l’incontro con il preside, padre e figlio sono stati invitati ad allontanarsi a causa delle intemperanze verbali e fisiche del padre. Successivamente, il padre ha chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine. Tuttavia, è stato scoperto che il candidato non aveva il diritto di presentare la sua candidatura in quanto era già iscritto alle graduatorie provinciali per le supplenze. La normativa non permette a chi è presente nelle graduatorie provinciali di utilizzare anche la procedura di messa a disposizione.

In conclusione, il preside Toffi ha respinto tutte le accuse di razzismo e xenofobia e ha chiarito la situazione. L’incidente è stato causato da un malinteso riguardante la procedura di assunzione del candidato.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui