Il mondo della musica trapper sembra essere un mondo di riscatto, dove soldi, fama e avventure trovano spazio. I testi delle canzoni parlano di periferie abbandonate e raccontano storie di vere o presunte aggressioni, pestaggi e sequestri. I video che accompagnano queste canzoni sono molto popolari sui social media e vengono pubblicati con l’obiettivo di aumentare le visualizzazioni. Ma adesso, dopo aver conquistato i social network e la strada, la rivalità tra i trapper arriva in tribunale: il 10 gennaio è infatti fissata la prima udienza nel processo per il tentato omicidio del trapper 21enne Simba La Rue, il cui nome d’arte è Mohamed Lamine Saida. L’aggressione è avvenuta il 16 giugno 2022 in un parcheggio di Treviolo.

Saranno processati Samir Benskar, 21 anni, ritenuto il mandante dell’aggressione insieme all’ex fidanzata di Simba, Barbara Boscali, conosciuta come Bibi Santi, il cui coinvolgimento nell’incidente è ancora oggetto di indagine. Entrambi saranno assistiti dall’avvocato Rocco Lombardo. Accanto a loro, ci saranno anche tre dei presunti esecutori materiali dell’aggressione (in totale sono nove gli indagati): Moaad Amagour, 25 anni, fratello di Baby Touché, considerato il rivale artistico della vittima, difeso dall’avvocato Michele Cinquepalmi; Youness Foudad, 31 anni, assistito dall’avvocato Michele Rossini; e Francesco Menghetti, 25 anni, assistito dall’avvocato Andrea Tomaselli. I quattro sono stati arrestati nell’ottobre 2022 e si trovano attualmente in carcere.

Simba è stato picchiato e accoltellato con dieci coltellate al viso, al collo e al costato destro. Ha rischiato di perdere una gamba ed è stato operato due volte. Ha riportato anche lesioni permanenti. Nessuno degli arrestati ha ammesso di averlo colpito con un coltello, ma hanno dichiarato di voler solo dare una lezione al cantante e di non essere a conoscenza dell’arma. La rivalità tra i trapper è nata sia nel mondo reale che in quello virtuale. Oltre alle immagini delle telecamere di sorveglianza, sono stati analizzati anche i social media per cercare di fare luce sulla vicenda. Pare che la rivalità sia nata dalla competizione tra i due cantanti: Simba La Rue, attivo nella zona di Milano, e Baby Touché, nella zona di Padova. Dai dissing (canzoni per prendere in giro l’altro) si sarebbe passati alle minacce sui social media, fino agli scontri nella vita reale. Solo pochi giorni prima del tentato omicidio ai danni di Simba La Rue, il rivale Baby Touché sarebbe stato rapito a Milano e tenuto prigioniero per ore in un garage. I video pubblicati sui social mostravano il suo viso tumefatto.

Simba La Rue è stato accusato per quel fatto, ma il 16 giugno è diventato a sua volta vittima di un’aggressione. In questo episodio, però, c’entrano anche i sentimenti: anche l’ex fidanzata ha avuto un ruolo. Secondo l’accusa, sarebbe stata una “concorrente morale”. Aveva detto ai rivali del fidanzato dove avrebbero potuto trovarlo quella sera, ma pensava che si sarebbero limitati a “bullizzarlo un po’”. La Boscali ha spiegato di aver agito così per vendicarsi dei presunti maltrattamenti che aveva subito da parte di Simba, di cui aveva parlato anche sui social media. Ma quella notte, La Rue è stato picchiato e accoltellato.

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