Operazione antidroga: smantellata una gang di spacciatori nei boschi della Valtellina
La Squadra Mobile della Polizia di Stato di Sondrio ha concluso con successo un’operazione che ha portato allo smantellamento di una gang dedita allo spaccio di droga nei boschi della Valtellina. Gli indagati agivano principalmente nella zona del Sondriese e della Bassa Valle, tra Caiolo, Postalesio e Bema. Durante l’operazione, sono state eseguite 21 ordinanze di custodia cautelare.
L’indagine è stata condotta dalla Procura della Repubblica di Sondrio, mentre l’esecuzione delle misure cautelari è avvenuta contemporaneamente in diverse regioni d’Italia, grazie alla collaborazione del Settore Polizia di Frontiera di Tirano e delle Squadre Mobili di Milano, Verona, Bergamo, Varese, Pavia, Sassari e Siracusa.
Durante l’attività investigativa, sono stati arrestati in flagranza 4 soggetti e sono stati sequestrati circa 2 kg di sostanze stupefacenti, tra cui eroina, cocaina ed hashish.
Il procuratore capo di Sondrio, Pietro Basilone, ha dichiarato che il fenomeno dello spaccio nei boschi è diventato preoccupante negli ultimi anni, a causa della sua diffusione nel territorio valtellinese e delle difficoltà investigative dovute alla prudenza dei responsabili e alle caratteristiche dei luoghi in cui viene svolto. L’obiettivo dell’indagine, avviata nel marzo 2023, era quello di contrastare questo fenomeno alla radice, ricostruendo i canali di approvvigionamento e identificando i responsabili, per poi arrestare anche gli autori delle singole attività di spaccio al dettaglio. A tal scopo, sono stati pianificati e attuati numerosi servizi di osservazione dei luoghi dello spaccio e di pedinamento degli indagati in diverse zone della Lombardia.
L’attività di pedinamento e osservazione, insieme alle intercettazioni, ha permesso di conoscere le abitudini degli indagati, di penetrare nel sistema illecito e di ricostruire l’attività sistematica di spaccio di droga realizzata nei boschi della Valtellina, in particolare nelle zone di Caiolo, Postalesio e Bema.
Durante l’indagine, sono stati identificati due gruppi di spacciatori, uno a Bema e uno a Caiolo, che agivano in modo coordinato. I due gruppi si sono garantiti una mutua assistenza, rifornendosi reciprocamente di stupefacente quando uno dei due era senza. Sono stati osservati numerosi viaggi tra Bema e Caiolo, organizzati attraverso l’utilizzo di autisti reperiti di volta in volta. È stato accertato che gli spacciatori partivano insieme da Milano e arrivavano insieme in Valtellina, avvalendosi degli stessi vettori.
L’indagine ha permesso anche di identificare i “vettori” e i complici della “logistica” che hanno agevolato lo spaccio di droga. Questi soggetti sono stati pagati in denaro o con sostanza stupefacente per accompagnare gli spacciatori da Milano in Valtellina e aiutarli nell’attività di spaccio. Sono state identificate anche persone che hanno fornito riparo agli indagati in caso di maltempo, che hanno portato sostanze da taglio per lo stupefacente nei boschi e che hanno consegnato cibo agli spacciatori. Questi contributi sono stati essenziali per l’attività di spaccio e sono stati garantiti da soggetti valtellinesi che conoscono bene il territorio e hanno mezzi e risorse a disposizione.
L’indagine, diretta dalla Procura di Sondrio e condotta con grande professionalità dalla Squadra Mobile locale, si è conclusa all’inizio dell’estate di quest’anno con la richiesta di misure cautelari accolta dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Sondrio. Durante l’esecuzione delle misure cautelari, sono stati sequestrati soldi in contanti, armi e sostanze stupefacenti, tutti nella disponibilità degli spacciatori. Inoltre, sono stati arrestati in flagranza 3 soggetti per detenzione ai fini di spaccio di droga.
Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta allo spaccio di droga nella Valtellina e testimonia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare questo fenomeno criminale che danneggia la salute e la sicurezza della comunità.