Dipendente comunale sospeso per installazione telecamera nel bagno delle donne

Un dipendente del Comune di Vigevano è stato sospeso dal lavoro per sei mesi senza stipendio e denunciato per aver installato una telecamera nel bagno delle donne. La vicenda è avvenuta ad inizio agosto, quando una collega dell’uomo ha scoperto la presenza della telecamera e ha immediatamente denunciato il fatto. La Polizia Locale è intervenuta sul posto e il dipendente, messo alle strette, ha ammesso il suo coinvolgimento. La telecamera è stata sequestrata e sono iniziati gli accertamenti. Non è ancora chiaro da quanto tempo la telecamera fosse presente nel bagno e se avesse registrato qualcosa di compromettente. La Procura di Pavia ha preso in carico il caso e sarà responsabile della decisione finale su come procedere.

Non è la prima volta che si verificano casi del genere nella zona. Lo scorso mese di luglio a Pavia, un informatico è stato accusato di aver ripetutamente filmato in segreto amiche, colleghe e una vicina di casa utilizzando micro telecamere nascoste in bagni e luoghi privati. Questa attività illecita è durata per ben 15 anni e è stata scoperta quando una vicina ha trovato casualmente una telecamera vicino alla finestra del proprio bagno. Il 39enne è finito a processo con l’accusa di interferenze illecite nella vita privata e molestie, dopo che sono state trovate centinaia di filmati catalogati e divisi per le vittime.

Questi episodi sono estremamente gravi e violano la privacy delle persone. È importante che vengano presi provvedimenti severi per punire i responsabili e prevenire futuri casi simili. La sicurezza e il rispetto della privacy devono essere garantiti in ogni ambiente, compresi i luoghi di lavoro e quelli pubblici. È fondamentale che le vittime si sentano sicure nel segnalare tali violazioni e che le istituzioni agiscano prontamente per proteggere i loro diritti.

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