I carabinieri forestali di Grosotto hanno scoperto una situazione problematica riguardante il Comune di Grosio. Non si tratta di una rivalità tra i due paesi confinanti, ma di quanto è realmente accaduto riguardo al campo da calcio di Grosio.

I lavori di rifacimento del manto sintetico del terreno della ‘Ganda’, che erano in fase di completamento, sono stati messi sotto indagine dopo un controllo eseguito dagli agenti della forestale. A Prada, una frazione di Grosotto, sono state trovate 360 tonnellate di materiale di scarto del precedente rivestimento sintetico del terreno di gioco di Grosio, contenute in 240 sacchi. L’area è stata sequestrata e sono state presentate denunce per gestione illecita di rifiuti nei confronti del Comune, dell’azienda che sta svolgendo i lavori e del privato proprietario del terreno in cui sono stati trovati i sacchi.

L’amministrazione comunale si difende affermando che si trattava di una soluzione provvisoria in attesa di ottenere preventivi per lo smaltimento da parte di ditte specializzate. Tuttavia, questo escamotage potrebbe ritorcersi contro il Comune di Grosio, poiché i rifiuti di questo tipo, secondo la legge, dovrebbero essere depositati in siti appositamente attrezzati seguendo una procedura precisa.

Questa situazione mette in luce l’importanza di gestire correttamente i rifiuti e di rispettare le normative vigenti. È fondamentale che le amministrazioni comunali e le aziende coinvolte si impegnino per trovare soluzioni adeguate per lo smaltimento dei materiali di scarto, evitando di ricorrere a soluzioni temporanee che potrebbero comportare conseguenze legali e ambientali.

Il Comune di Grosio dovrà affrontare le conseguenze di questa gestione illecita dei rifiuti, ma speriamo che questa situazione rappresenti un monito per tutti coloro che sono responsabili della gestione dei rifiuti, affinché si adottino pratiche corrette e rispettose dell’ambiente. Solo attraverso un impegno concreto e una maggiore consapevolezza sarà possibile preservare il nostro territorio e garantire un futuro sostenibile.

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