La truffa degli affitti: attenzione ai messaggi su WhatsApp

Negli ultimi tempi, a causa della difficoltà nel trovare case in affitto a prezzi ragionevoli, si stanno diffondendo sempre di più le truffe. Un esempio di questa situazione si è verificato di recente a Brescia, dove è apparso un annuncio su WhatsApp per un bilocale completamente arredato a soli 380 euro al mese. L’interessato, chiamato Giovanni, ha provato a contattare il numero ma senza successo. Ha quindi inviato un messaggio su WhatsApp e ha ricevuto una risposta in cui gli venivano chiesti soldi in anticipo per bloccare l’appartamento.

Giovanni, sospettoso, ha chiesto delle foto dell’appartamento e le ha ricevute sempre tramite WhatsApp. Le immagini mostravano un bilocale spazioso, luminoso, con vista sul giardino e un arredamento di buona qualità. Tutto sembrava troppo bello per essere vero e Giovanni ha deciso di non proseguire con il contatto.

Questa truffa degli affitti è sempre più diffusa, non solo a Brescia ma anche in altre grandi città come Roma e Milano. Si richiede un pagamento immediato di centinaia di euro per bloccare il posto letto e talvolta anche il versamento di una caparra. Dopo aver ricevuto i soldi, i truffatori scompaiono nel nulla.

Un’altra forma di truffa è quella delle foto prese da altri annunci, che mostrano abitazioni molto più belle di quanto siano in realtà. A Brescia, sembra che si stia cercando di combinare entrambe le modalità. C’è anche chi prende soldi in anticipo e poi cambia la serratura.

Le truffe sugli affitti non sono una novità, ma fino a qualche anno fa erano limitate principalmente alle case vacanza. Ora, invece, si stanno diffondendo anche per le prime case, approfittando del bisogno delle persone.

Il consiglio è di non fornire dati personali e di non fare pagamenti anticipati per visionare una casa, soprattutto se questi pagamenti devono avvenire tramite servizi non facilmente rintracciabili.

In conclusione, bisogna stare attenti alle truffe degli affitti e fare molta attenzione prima di inviare soldi o fornire dati personali. È importante fare ricerche approfondite e verificare la veridicità degli annunci e dei contatti prima di prendere qualsiasi decisione.

Articolo precedenteI pini marittimi di Iseo: la controversia sul taglio che divide la città
Articolo successivoSabato pomeriggio e sera: rapine ai danni di ragazzini scuotono la città

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui