Addio al partigiano Gigi Persani, l’ultimo testimone della presa di Varzi nel settembre 1944 e della nascita della zona libera. Persani è morto nella notte tra sabato e domenica, a 96 anni, nella sua casa. Nonostante le sue sofferenze, lo scorso 18 settembre non aveva voluto mancare alla commemorazione della liberazione di Varzi e al ricordo del sacrificio dei suoi compagni, catturati con lui a Brallo nel gennaio 1944 e poi deportati a Mauthausen, da dove non sono mai tornati. Fiorenza Lanfranchi dell’ANPI di Varzi, di cui Persani era presidente onorario, ricorda che non poter rivedere i suoi compagni deportati è stato uno dei maggiori rimpianti della sua vita.

Con il nome di battaglia “Cicci”, nel settembre 1944, a soli diciotto anni, Persani entra a far parte della brigata garibaldina Capettini, guidata da Angelo Ansaldi (“Primula Rossa”), che attacca il presidio fascista di Varzi, portando alla nascita dell’esperienza della “repubblica partigiana” di Varzi, il governo democratico del CLN nel cuore del Nord occupato dai tedeschi. Tuttavia, a novembre, avviene la grande razzia anti partigiana ad opera dei fascisti: Persani e i suoi compagni, tra l’8 e il 9 dicembre, si trovano a Brallo, dove vengono catturati nelle scuole e imprigionati all’Albergo Corona di Varzi. A causa di una ferita al braccio, Persani viene trattenuto, mentre i suoi cinque compagni vengono portati a Voghera e da lì deportati al campo di concentramento di Mauthausen, dove moriranno. Trasferito alla caserma di cavalleria di Voghera, riesce a fuggire e raggiunge a cavallo Torre degli Alberi, dove rimarrà nascosto fino alla fine della guerra grazie al conte Luchino dal Verme. Dopo la guerra, lavora come autista in una fabbrica tessile di Pavia.

Persani non ha mai perso la fede nella causa antifascista e ha continuato a partecipare a tutte le commemorazioni. Nel 2010 è stato eletto presidente dell’ANPI di Varzi, incarico che ha mantenuto per dieci anni, diventando poi presidente onorario. Ha svolto un’instancabile attività di memoria nelle scuole, raccontando la Resistenza alle giovani generazioni. “Giovani, non lasciatevi rubare la vostra libertà, difendetela come abbiamo fatto noi giovani della Resistenza”, è l’appello che ha lanciato agli studenti in una delle sue ultime interviste. Nel 2018, Persani era tra i membri della delegazione Comune-ANPI di Varzi che è scesa a Roma per ricevere la medaglia d’oro al valore militare per l’impegno durante la Resistenza. “In quella medaglia c’è una goccia del mio sangue a ricordo dei tanti giovani morti per la libertà”, aveva detto al termine della cerimonia.

Persani lascia una figlia, Miriam, e in queste ore sta ricevendo numerosi messaggi di condoglianze da amici, conoscenti e dalle sezioni ANPI di Pavia e della zona. I funerali del partigiano di 96 anni si terranno oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Varzi. La sua scomparsa lascerà un vuoto, ma il suo ricordo sarà una guida per continuare a diffondere i valori democratici e di pace.

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