Un caos da film di Fantozzi è quello che hanno vissuto i pendolari della linea ferroviaria Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, martedì pomeriggio. Questa linea sembra più simile a una Repubblica delle Banane che a una ferrovia che dovrebbe supportare le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

I viaggiatori che erano a bordo del treno in ritardo sono stati fatti scendere per salire su un altro treno che sarebbe partito prima. Tuttavia, il treno da cui sono stati fatti scendere è partito quasi subito, mentre quello su cui sono stati fatti salire è rimasto fermo in stazione. Sembra una barzelletta, ma purtroppo non lo è.

A raccontare questa storia è Giorgio Dahò, portavoce dei più di 20.000 studenti, lavoratori e turisti che ogni giorno prendono il treno tra la Valtellina e Milano, passando per l’Alto Lario, la città dei Promessi Sposi e la Brianza.

Ancora una volta, si è verificato il caos lungo questa linea ferroviaria. Il treno Regio Express 2874 da Milano a Lecco delle 17:50 era in partenza con un ritardo di 20 minuti, come spesso accade a causa dell’attesa del personale viaggiante. Nonostante questo treno, insieme al treno RE 2876 delle 18:48, venga evitato dai pendolari come la peste, molti viaggiatori hanno deciso di salire a bordo pensando di guadagnare qualche minuto per arrivare a casa. Ma appena saliti, sono stati informati di prendere il treno RE 2836 delle 18:20 che era pronto sul binario 7, poiché quel treno sarebbe partito con ulteriori 15 minuti di ritardo.

Quasi tutti hanno seguito il consiglio, ma sono stati beffati. Appena saliti sul treno RE 2836, il treno delle 17:50 è partito (quasi un’ora dopo) lasciando tutti senza parole. È stata un’autentica presa in giro. Inoltre, il treno RE 2836 delle 18:20 era composto solo da sei vagoni, cosa che purtroppo accade da alcuni mesi, ed evidentemente era carente di manutenzione, con diverse porte guaste ed era sovraffollato al punto da rendere difficile salirci e mettere a rischio la sicurezza dei passeggeri. Nel frattempo, il tempo passava e il treno non si muoveva.

Qualcuno ha cominciato a intuire che c’era qualcosa che non andava ed è sceso cercando informazioni. Alla fine è diventato evidente che c’era un guasto e le parole poco gentili verso il capotreno sono volate, mentre il tabellone degli orari aumentava il ritardo previsto per la partenza di 10, 20, 30 minuti… Insomma, il solito balletto di numeri, ma il guasto non veniva risolto.

In alternativa, avrebbero dovuto prendere il treno RE 2876 delle 18:48, ma il tempo passava e quel treno non veniva messo in servizio. Alla fine, i viaggiatori, alcuni dei quali erano in attesa dal treno delle 17:50, sono stati costretti a salire sul treno RE 2838 delle 19:20 per Tirano.

Per la cronaca, il treno 2874 è arrivato a Lecco con mezz’ora di ritardo, il treno 2836 è definitivamente morto a Lecco dopo aver accumulato un ritardo di sessanta minuti, mentre il treno 2876 è partito ed è arrivato a Lecco con quasi un’ora di ritardo. È stata una serata di follia ordinaria, come spesso accade al mattino o alla sera, lungo una delle direttrici più importanti di una regione che dovrebbe essere la locomotiva d’Italia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui