Tragedia a Mestre: 21 morti in un grave incidente stradale

Nel tragico incidente avvenuto a Mestre, sono decedute almeno 21 persone, tra cui cittadini ucraini e un tedesco. Tra le vittime c’è anche l’autista italiano di 40 anni.

Le cause principali di questo grave incidente, uno dei più gravi degli ultimi anni, sembrano essere un malore dell’autista o un guasto al veicolo. La polizia scientifica sta esaminando ogni dettaglio, mentre la procura di Venezia ha aperto un’inchiesta affidata al sostituto Daniela Moroni. Al momento, l’ipotesi più probabile sembra essere il malore dell’autista. Secondo il comandante della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, ci sono testimoni che hanno visto il bus sbandare sulla destra, verso il guardrail, prima di precipitare. Se l’autista avesse avuto un colpo di sonno, avrebbe potuto sterzare verso sinistra per riportare il veicolo sulla strada.

L’autista, di nome Alberto Rizzotto, era un dipendente della Martini bus srl, ma lavorava anche per la società Linea. Era un autista esperto, con una vasta esperienza nella guida degli autobus. Inizialmente si era pensato che un guasto al veicolo potesse essere la causa dell’incidente, nonostante il bus fosse nuovo di zecca e alimentato elettricamente. Si era ipotizzato che il veicolo si fosse incendiato prima di precipitare, ma questa ipotesi è stata accantonata. Diversi testimoni hanno visto il bus colpire il guardrail sulla destra, superare la barriera, rovesciarsi e prendere fuoco dopo aver colpito alcuni fili della linea elettrica. Potrebbero essere stati proprio i fili elettrici a innescare l’incendio.

Il comandante della polizia locale, Marco Agostini, esclude l’ipotesi del guasto al veicolo. Secondo lui, il bus si è incendiato solo quando è arrivato a terra. Dai primi rilievi, sembra che l’autista abbia avuto un malore. Le strisciate sul guardrail indicano che potrebbe essersi sentito male, perché se avesse avuto un colpo di sonno, si sarebbe ripreso dopo lo schianto. Ci sono testimoni affidabili, tra cui un poliziotto, che hanno visto l’autobus sbandare e prendere fuoco solo dopo essere caduto.

Per comprendere le cause dell’incidente, sarà fondamentale l’analisi delle due scatole nere del pullman. Il veicolo, acquistato un anno fa, è dotato di sistemi di sicurezza all’avanguardia, registrazione del percorso e telecamera. Secondo l’assessore comunale alla Viabilità, Renato Boraso, le telecamere e le registrazioni potranno fornire la verità sull’accaduto. È in corso un intervento di ristrutturazione del cavalcavia, che era vecchio e malandato. Tuttavia, molti locali ritengono che la responsabilità dell’incidente sia anche del guardrail. Nonostante i lavori di rinforzo dei piloni ammalorati, è noto che non esista un guardrail al mondo in grado di fermare un camion o un pullman.

Questa tragedia ha colpito profondamente la comunità e le autorità stanno facendo tutto il possibile per fare luce sulle cause dell’incidente e prevenire che simili tragedie accadano in futuro.

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