Una terribile vicenda si è svolta nel corso di sei anni a Bergamo: una bambina è stata ripetutamente vittima di abusi sessuali da parte del padre, un uomo sessantenne. La bambina, che ora ha tredici anni, insieme alla madre, era presente in aula ieri, giovedì 5 ottobre, durante l’udienza preliminare in cui si sono costituite parti civili insieme al fratello.

Gli abusi sarebbero iniziati quando la bambina aveva solo sei anni: dopo il divorzio dei genitori, due volte alla settimana andava a trovare regolarmente suo padre – a volte con il fratello maggiore e altre volte con alcune amichette, ma molto spesso da sola. In queste occasioni, l’uomo avrebbe iniziato ad abusare della figlia, commettendo palpeggiamenti, toccamenti vari e attenzioni non richieste, per un periodo di sei anni.

All’età di dodici anni, la ragazzina non ce l’ha fatta più: ha raccontato tutto al fratello ventenne, che a sua volta ha informato la madre. Subito è stata presentata una denuncia, seguita da indagini. Inizialmente, l’uomo avrebbe respinto tutte le accuse, come riportato dal Corriere Bergamo. Tuttavia, le parole della ragazzina sono state giudicate credibili dal pm Guido Schininà.

Inoltre, c’è anche una seconda testimonianza da parte di una delle amichette che aveva precedentemente riferito ai genitori di essere stata toccata dall’imputato. In quel caso, il padre della seconda bambina avrebbe affrontato l’uomo, ma lui e sua moglie hanno scelto di non denunciare. Successivamente, il sessantenne avrebbe parzialmente ammesso le accuse, che sono aumentate dopo l’incidente probatorio in cui la piccola ha riferito con grande precisione i dettagli di quanto accaduto.

Ieri, giovedì 5 ottobre, durante l’udienza preliminare davanti alla giudice Lucia Graziosi, l’uomo non si è presentato, a differenza della figlia tredicenne che era accompagnata dalla madre. L’imputato avrebbe prima tentato di patteggiare, ma la proposta è stata respinta, e poi ha cercato di accedere al rito abbreviato, ma anche questa richiesta non è stata approvata. Il processo vero e proprio per violenza sessuale su minorenne inizierà il 23 maggio 2023: la ragazzina, la madre e il fratello si sono costituiti parte civile, rifiutando un risarcimento di quarantamila euro.

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