La sicurezza sulle strade italiane è messa a rischio dalle barriere obsolete e danneggiate. Nonostante una legge del 2011 che imponeva la sostituzione di tutti i guardrail, soprattutto nelle zone a rischio come cavalcavia, ponti, strade di montagna e vie vicine a strapiombi, la situazione a Como è tutt’altro che tranquillizzante. Le protezioni lungo le strade sono vecchie, arrugginite e danneggiate, non rispettando più gli standard di sicurezza.

Nonostante la normativa europea preveda gli standard di tenuta delle protezioni, gli enti gestori delle strade (Comuni, Province, Anas e Autostrade) non hanno l’obbligo di procedere alla sostituzione delle barriere. In caso di sostituzione, è necessario installare guardrail omologati con le caratteristiche di sicurezza più moderne. Tuttavia, se la sostituzione non avviene, non ci sono sanzioni previste.

Anche le forze di polizia segnalano i problemi sulle barriere, ma non vi è alcuna conseguenza se gli enti proprietari delle strade non procedono alla sostituzione. Il problema principale è il costo elevato delle nuove barriere. Una barriera di media sicurezza costa tra i 300 e i 400 euro al metro, mentre una protezione per strapiombi può superare i 500 euro al metro.

Considerando che la Provincia di Como ha competenza su 600 km di strada, con la necessità di proteggere entrambi i lati, la spesa stimata per la sostituzione delle barriere potrebbe arrivare a cifre comprese tra i duecento e i cinquecento milioni di euro. Purtroppo, sembra che la sicurezza debba attendere a causa di queste cifre elevate.

È necessario che gli enti competenti si impegnino a garantire la sicurezza sulle strade, sostituendo le barriere obsolete e danneggiate. La vita dei cittadini è una priorità e non può essere messa a rischio per questioni di costi. La sicurezza stradale dovrebbe essere una priorità assoluta per il bene di tutti.

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