Un’avventura unica, un percorso insolito. Alessandro Gherardi, conosciuto come Geko, ha concluso la sua impresa: da Monviso a Bocca d’Adda, in canoa lungo tutto il Po. Questo incredibile viaggio è stato completato sabato scorso dopo due anni di avventure.

Nel 2021, sempre nel mese di ottobre, Geko aveva percorso il tratto da Castelnuovo Bocca d’Adda fino all’Adriatico in canoa. Ma gli mancava l’inizio del percorso, dal Monviso. Così, si è messo in testa di completare l’intero tragitto del fiume.

Lunedì scorso, alle 4:30 del mattino, Geko si trovava sulla vetta del Monviso, dove il grande fiume ha origine. Il giorno successivo, a 44 chilometri più a valle, a Villafranca Piemontese, ha iniziato l’imbarco sulla sua canoa. Questo è stato il primo punto in cui era possibile mettere in acqua la canoa, prima di questo era molto difficile.

Da lì è iniziata una lunga pagaiata di 313 chilometri, tra varie avversità, bivacchi improvvisati, consigli dei locali, barriere e divieti da superare. La sera alle 19:15 era già a Torino, oltre Moncalieri. Qui ha avuto la prima sorpresa: dalla diga di San Mauro Torinese c’era un divieto di navigazione per 98 chilometri. Nonostante ciò, Geko ha deciso di continuare il suo viaggio, ignorando il divieto.

Ha superato le barriere, ha fatto bivacchi improvvisati, ha fatto tappa a Pontestura, dormendo sotto il tetto della chiesa, poi a Balossa Bigli, Somaglia, Piacenza, fino a Bocca d’Adda, raggiunta sabato scorso alle 18. Durante il percorso ha affrontato rapide, dighe e trasbordi. Da Bocca d’Adda ha preso il treno per tornare al punto di partenza, passando per Milano, per riprendere la sua auto lasciata a Villafranca Piemontese.

Geko ha raccontato che la qualità dell’acqua del Po non è delle migliori, soprattutto vicino a Torino, dove c’era un forte odore di fogna. Anche a Piacenza non era molto migliore. Nonostante ciò, la sua prossima sfida è già pronta: conquistare il Ticino.

Questo incredibile viaggio di Geko dimostra la sua passione per il kayak e la sua determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi. Un’avventura indimenticabile che resterà nella storia.

Articolo precedenteScopri le nuove opportunità di lavoro a Bergamo
Articolo successivoLe ricerche di Claudio Ongaro: la speranza continua a Clusone

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui