Attività di successo dei Carabinieri contro lo spaccio di droga
Le compagnie dei Carabinieri, insieme agli squadroni eliportati, stanno svolgendo un’importante attività di contrasto allo spaccio di droga. Questa operazione è stata disposta dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri su richiesta del Ministero dell’Interno, che ha raccolto le istanze delle autorità locali e della popolazione. Infatti, negli ultimi anni, molte zone verdi sono state lasciate incustodite e occupate da spacciatori organizzati.
I risultati ottenuti sono davvero impressionanti. Da aprile ad agosto di quest’anno sono stati effettuati 24 arresti e sono stati smantellati ben 96 bivacchi utilizzati come punti di vendita di droga. Inoltre, sono stati sequestrati circa 4 chilogrammi di stupefacente, tra cui eroina, cocaina e hashish, e sono stati confiscati anche 23.000 euro e 500 franchi svizzeri in contanti. Sono state sequestrate anche 31 telefoni cellulari e 18 armi bianche. Gli effetti positivi di queste azioni si ripercuotono anche sulla popolazione, che può finalmente fruire delle aree verdi precedentemente inaccessibili a causa della presenza degli spacciatori.
L’obiettivo principale di questo servizio è quello di restituire ai residenti le aree verdi che erano state occupate dalla criminalità. Ogni giorno, i cittadini manifestano il loro apprezzamento per l’operato dei Carabinieri, un fattore motivante di estrema importanza per chi opera sul campo.
Questi eccellenti risultati sono il frutto della perfetta collaborazione tra l’Arma territoriale e gli Squadroni Cacciatori. La preparazione dei Carabinieri “Cacciatori”, sviluppata appositamente per la ricerca dei latitanti nelle zone di fitta vegetazione del sud Italia, si è dimostrata complementare all’esperienza acquisita dalle Stazioni Carabinieri in termini di conoscenza del territorio. Questa sinergia ha permesso di creare uno strumento operativo efficiente ed efficace, mettendo in risalto le professionalità di entrambi i reparti.
Infatti, questa forma di criminalità richiede una risposta adeguata. Al vertice vi è l’approvvigionamento di droga, seguito dalla sua custodia in bivacchi sorvegliati da individui armati, spesso immigrati magrebini irregolari in Italia. Questi individui gestiscono i contatti telefonici per la compravendita di droga e si occupano della consegna delle dosi tra la strada e i bivacchi. Questa offerta di droga si è sviluppata a causa di una domanda inarrestabile proveniente da clienti di ogni tipo, persino dal confine svizzero. L’attenzione dei militari è ovviamente rivolta anche agli acquirenti, che vengono segnalati alle autorità competenti come consumatori di droga, al fine di arginare il fenomeno anche da questo punto di vista.
Il Colonnello Giuseppe Colizzi, Comandante Provinciale Carabinieri di Como, ha dichiarato che l’Arma continuerà a contrastare con determinazione questo fenomeno che infesta il territorio, dimostrando la presenza dello Stato. L’obiettivo è quello di liberare i boschi dalla presenza di criminali armati che minacciano persino gli ignari ciclisti in mountain bike, restituendo questi spazi ai cittadini e alle famiglie che vogliono godere appieno di queste meravigliose aree, libere da una piaga sociale che condiziona la vita degli onesti residenti.
L’auspicio è che si possa aprire una nuova fase di vera e propria occupazione civile di questi spazi, sottratti alla criminalità. Questo intervento richiede una risposta collettiva, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali.