La “mantide della Brianza”, come è stata ribattezzata dai media, si trova di fronte a un processo senza l’ausilio di una perizia psichiatrica. Il Tribunale di Monza ha respinto la richiesta della difesa di Tiziana Morandi, accusata di narcotizzare e derubare nove uomini di diverse età. L’avvocato Angelo Leone aveva sostenuto che un intervento chirurgico subito di recente dalla 48enne potesse aver compromesso la sua capacità di intendere e di volere durante i fatti contestati. Tuttavia, i giudici hanno ritenuto che non ci siano evidenze di criticità specifiche a carico dell’imputata.

Il processo continuerà con la discussione e la richiesta di condanna del pm Carlo Cinque, seguita dall’arringa della sola avvocata di parte civile, Barbara Giulivi, che rappresenta uno dei clienti di Tiziana Morandi. Questo giovane rischiò la vita in un incidente stradale dopo aver ricevuto un massaggio presso l’abitazione della “mantide”.

Infine, sarà il turno del difensore di Tiziana Morandi, che rischia una condanna fino a 20 anni di reclusione. La donna è accusata di vari reati, tra cui rapina, lesioni, uso improprio di carte di credito e violazione della legge sugli stupefacenti. Inoltre, si sostiene che abbia indotto le vittime in uno stato di incapacità attraverso la somministrazione di benzodiazepine. La 48enne è stata arrestata lo scorso luglio ed è ancora detenuta in carcere. Tiziana Morandi si difende affermando di aver svolto solo massaggi e di non aver derubato nessuno, ma sembra che i clienti avessero aspettative diverse e per questo hanno deciso di denunciarla.

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