La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla Procura di Milano, rappresentata da Gemma Gualdi, contro l’assoluzione di tutti e 15 gli imputati per le presunte irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh, effettuate da Mps tra il 2008 e il 2012. Inoltre, sono state confermate le assoluzioni dell’ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari, e dell’ex direttore generale, Antonio Vigni, come stabilito in appello il 6 maggio 2022. Inizialmente, erano stati condannati in primo grado. Anche il ricorso presentato dalla Consob è stato dichiarato inammissibile.

I legali di Mussari, Padovani, Pisillo e Marenghi, hanno commentato la decisione della Corte di Cassazione, affermando che il processo sulle presunte falsità del bilancio di Mps e sulle presunte turbative di mercato, che non avrebbe mai dovuto iniziare, si è finalmente concluso nel nulla. Hanno sottolineato che sebbene la giustizia sia stata fatta, Mussari non è più lo stesso di quando questa vicenda è iniziata e nulla potrà restituirgli ciò che ha perso.

Questa decisione della Corte di Cassazione pone fine a una lunga e tormentata vicenda processuale che ha coinvolto importanti figure dell’istituto bancario Mps. Le operazioni di finanza strutturata oggetto dell’inchiesta hanno suscitato molte polemiche e hanno portato a un’indagine giudiziaria durata anni. Ora, con l’assoluzione degli imputati, si conclude un capitolo importante per la banca e per coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda.

Tuttavia, nonostante l’esito favorevole per gli imputati, resta il fatto che si è trattato di un processo complesso e che ha lasciato un segno indelebile sulle persone coinvolte. Oltre alle implicazioni legali, ci sono state conseguenze personali e professionali per i protagonisti di questa vicenda, come nel caso di Giuseppe Mussari. La sua reputazione è stata danneggiata e l’ex presidente di Mps ha dovuto affrontare le conseguenze di un processo che lo ha coinvolto per anni.

Ora, con la decisione della Corte di Cassazione, si chiude definitivamente questa pagina della storia di Mps. Resta da vedere quali saranno le conseguenze a livello reputazionale per l’istituto bancario e per coloro che hanno avuto un ruolo chiave nelle operazioni di finanza strutturata oggetto dell’inchiesta. Sarà necessario un lavoro di ricostruzione e di ripristino della fiducia da parte degli investitori e del pubblico in generale.

In ogni caso, la decisione della Corte di Cassazione rappresenta un punto di svolta in questa vicenda e sancisce l’assoluzione degli imputati. Resta da vedere quali saranno le conseguenze future e se ci saranno ulteriori sviluppi in questa storia che ha segnato profondamente il panorama bancario italiano.

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