Morte per Legionella a Lesmo: polemiche sulla gestione dell’inondazione

Il 31 agosto scorso è stata riportata la notizia della morte di un uomo a Lesmo a causa del batterio Legionella. Una tragedia che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e ha sollevato molte domande sulla gestione della situazione. A quasi tre mesi dalla morte del residente di via Ungaretti, l’Ats ha rilasciato un comunicato per fare chiarezza sull’accaduto.

L’Amministrazione comunale, al momento delle prime notizie sulla presenza di un caso di Legionella nel territorio del Comune, si è attivata immediatamente, ricevendo assistenza tempestiva e completa dall’ATS. Questo ha tranquillizzato i cittadini di Lesmo, compresi quelli che risiedono vicino all’abitazione della persona coinvolta, garantendo che non ci fossero rischi di contagio. L’ATS si è impegnata a effettuare gli accertamenti necessari, rispettando la discrezione richiesta per tutelare le persone coinvolte e per evitare allarmismi ingiustificati. In risposta alle richieste dell’Amministrazione, l’ATS ha compiuto ulteriori passi e sono in programma altre iniziative, come campionamenti eccezionali sulle acque destinate al consumo umano nelle zone vicine all’abitazione interessata. Gli esiti di questi campionamenti verranno comunicati attraverso i canali ufficiali.

Non si è fatta attendere la replica del consigliere comunale, già candidato sindaco per il centrosinistra, Costantino Ghezzi, che ha individuato come causa della proliferazione del batterio Legionella l’alluvione dello scorso luglio, che ha causato grandi disagi anche nella via Ungaretti. Secondo Ghezzi, l’inondazione non è più un evento sporadico causato da eventi naturali straordinari, ma è ormai diventata una situazione “naturale”. Questo problema affligge le abitazioni da almeno dieci anni. Purtroppo, a seguito dell’alluvione dello scorso luglio, un residente è morto a causa dell’infezione da batterio Legionella, che si trova nell’acqua. I lavori eseguiti nel 2019 e 2020 per rifare la rete fognaria, al costo di quasi 1 milione di euro, non hanno portato alcun beneficio. Anzi, hanno eliminato la possibilità di utilizzare un deflusso naturale creato su segnalazione dei residenti, che sfociava accanto all’ingresso del parco giochi pubblico di via Caduti per la Patria e che garantiva una soluzione efficace per il deflusso dell’acqua in eccesso. Inoltre, sono stati ridotti i tombini e tutto ciò ha causato danni ingenti ai residenti.

Secondo quanto scritto da Ghezzi, alcuni esponenti vicini all’Amministrazione comunale hanno rassicurato i cittadini sulla risoluzione rapida del problema dell’inondazione e sulla salubrità dell’acqua fornita dalla rete idrica, definendola pulita e incontaminata. Queste garanzie si sono rivelate vane, considerando la morte dell’uomo a causa del batterio Legionella, che si trova proprio nell’acqua. È per questo motivo che il consigliere chiede spiegazioni valide dalla Giunta comunale. Si richiede un tavolo di confronto tra l’Amministrazione comunale, i consiglieri, le aziende gestori dei servizi e i rappresentanti dei cittadini della zona per comunicare se e quando si intende garantire maggiore sicurezza e chi provvederà a risarcire i danni subiti dai cittadini per le proprie abitazioni. Infine, si richiede un comunicato ufficiale da parte degli enti preposti per chiarire se la rete idrica in via Ungaretti è inquinata dal batterio Legionella a seguito dei test effettuati prima, durante e dopo le alluvioni.

Nel frattempo, l’Amministrazione comunale ha diramato un comunicato per tranquillizzare la popolazione. Si sottolinea l’importanza di trasmettere informazioni corrette e affidabili in situazioni come queste. La salute e il benessere dei cittadini sono la priorità dell’Amministrazione, che continuerà a lavorare diligentemente con l’ATS per affrontare ogni situazione in modo adeguato. È importante agire seguendo le indicazioni dell’ATS, con discrezione e rispetto per le persone coinvolte, evitando di diffondere informazioni errate che possono generare allarmismi infondati e causare ansie e paure ingiustificate. Si ringrazia l’ATS per l’attenzione e la cura riservata alla comunità. Al fine di evitare nuove contaminazioni da Legionella, sono in corso rilievi sulla rete idrica per verificare la potabilità dell’acqua. I campionamenti effettuati sulle acque destinate al consumo umano permetteranno di conoscere il livello di contaminazione.

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