I medici delle strutture pubbliche non possono accettare regali. È quanto stabilito dal Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, che vieta ai dipendenti pubblici di ricevere regali o altre utilità di valore superiore a 150 euro. Questo principio è stato ribadito dal giudice del lavoro di Cremona che ha condannato uno psichiatra a restituire 50mila euro ricevuti come lascito da una paziente.

La donna, seguita dal medico dal 2010 al 2020, voleva ringraziarlo per le cure ricevute donandogli una somma di denaro. Tuttavia, questa azione va contro le norme previste dalla legge e il medico è stato quindi obbligato a restituire i soldi all’Asst di Cremona.

La donna era stata seguita presso il Centro psicosociale di Soresina e successivamente presso l’Unità Operativa di Psichiatria dell’Asst di Cremona. Le cure ricevute erano state sempre prestate con grande umanità e competenza professionale, come riconosciuto dalla paziente stessa. Nel suo testamento, redatto nel 2011, la donna aveva previsto due disposizioni da 50mila euro ciascuna destinate al medico.

Gli eredi della donna hanno adempiuto al lascito e corrisposto i 50mila euro al medico. Tuttavia, l’Asst di Cremona ha richiesto la restituzione della somma, sostenendo che l’assistenza medica in una struttura pubblica deve essere uguale per tutti, indipendentemente dalle disponibilità economiche dei pazienti.

Secondo l’avvocato Paolo Franco, difensore dell’Asst di Cremona, la legge è chiara e impedisce ai medici delle strutture pubbliche di accettare donazioni dai pazienti. Questo per evitare che ci sia un legame economico e che i medici siano influenzati nell’erogare le cure. Se un paziente desidera ringraziare per il trattamento ricevuto, deve farlo attraverso una donazione alla struttura e non personalmente al medico.

I 50mila euro, a seguito della decisione del giudice, saranno destinati al funzionamento delle strutture sanitarie di Cremona. Questi soldi saranno utilizzati per sostenere le attività correnti, lo sviluppo e l’assistenza, in un momento in cui le risorse sono scarse.

In conclusione, è importante rispettare le norme previste dal Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, che vietano ai medici delle strutture pubbliche di accettare regali di valore superiore a 150 euro. Questo per garantire l’uguaglianza nell’assistenza medica e evitare influenze indebite sulla cura dei pazienti.

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