Disturbi alimentari, abuso di alcol, disagio psicologico: i problemi dei giovani sono in aumento. Secondo i dati dell’Asst Ovest Milanese, i servizi dedicati alle Dipendenze hanno registrato un aumento delle prese in carico rispetto al periodo pre-pandemia. Queste situazioni riguardano principalmente i giovani tra i 13 e i 25 anni, ma negli ultimi anni si è assistito a un aumento delle richieste di aiuto anche tra gli adolescenti dai 13 ai 16 anni. In particolare, il reparto di Neuropsichiatria ha registrato un significativo aumento delle prime visite da parte degli adolescenti tra i 13 e i 17 anni. Secondo gli esperti, questo trend sarà in continuo aumento anche nei prossimi anni e va affrontato.

A confermare l’importanza di affrontare questi problemi è il dottor Giorgio Bianconi, direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST, che ha presentato un sito web pensato per fornire aiuto e informazioni utili ai ragazzi. Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con il terzo settore e si affianca alle iniziative promosse anche dal Comune di Legnano, in collaborazione con le cooperative Albatros, Stripes ed Energicamente. Queste iniziative, finanziate dalla Regione Lombardia attraverso GiovaniSmart, hanno l’obiettivo di contrastare il disagio giovanile e la dispersione scolastica.

Il disagio giovanile è un fenomeno complesso, influenzato da vari fattori come le immagini e i linguaggi violenti, l’isolamento sociale, l’accessibilità alle droghe e all’alcol. A Legnano, preoccupano gli episodi di violenza tra i giovani, come l’aggressione subita da un adolescente lo scorso settembre in centro città, o l’episodio avvenuto all’ingresso del Luna Park di Legnano, dove un gruppo di ragazzini si è dato appuntamento per picchiarsi. Anche il consumo eccessivo di alcol preoccupa, con il fenomeno del “binge drinking” che vede i giovani cercare di ubriacarsi nel minor tempo possibile. Nel 2022, il prefetto Renato Saccone ha espresso preoccupazione per la facilità con cui i minorenni riescono ad accedere alle bevande alcoliche e alle sostanze stupefacenti.

Oltre a questi problemi, vi sono anche i disturbi alimentari, che sono in aumento. Già nel 2017, l’ambulatorio per la valutazione e la cura dei disturbi alimentari dell’ospedale di Legnano ha registrato casi di anoressia e bulimia anche tra gli 8 e i 10 anni. Da allora, questi disturbi sono sempre più diffusi, tanto che la Regione Lombardia ha stanziato 5,6 milioni di euro per combattere questa complessa patologia. In tutta la regione, si è osservato un aumento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, come l’anoressia, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Questo dato è stato ulteriormente aggravato dalla pandemia, che ha determinato un aumento dei casi tra gli adolescenti lombardi tra i 6 e i 16 anni, rispetto al periodo pre-pandemia.

È dunque necessario affrontare questi problemi, mettendo in atto azioni concrete e promuovendo la collaborazione tra istituzioni, servizi sanitari e terzo settore. È importante fornire ai giovani le risorse e l’aiuto necessario per affrontare queste difficoltà e prevenire situazioni di disagio sempre più gravi.

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