Nella notte di sabato 14 ottobre, una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Luino e un’agente della Stazione sono intervenuti, su richiesta al 112 da parte della vittima, presso l’abitazione di una famiglia marocchina di Luino. Il padre, invalido civile, era vittima dell’ennesimo episodio di maltrattamento da parte del figlio, che si trovava in uno stato di alterazione psichica probabilmente dovuto all’assunzione di sostanze psicotrope. La situazione era aggravata dalla complicità della fidanzata del figlio.
Al momento dell’intervento dei militari, il figlio, che aveva quasi trent’anni, è stato colto in flagrante mentre danneggiava mobili e arredi, manifestando atteggiamenti aggressivi e minacciosi nei confronti del padre. In quel momento, ha anche minacciato di dare fuoco alla casa e si è scagliato contro i militari intervenuti per calmarlo e comprendere meglio la dinamica della situazione. I militari sono stati attaccati fisicamente e sono riusciti a immobilizzare il giovane solo con grande fatica, rischiando di essere colpiti più volte.
L’indagato è stato dichiarato in stato di arresto e successivamente condotto negli uffici della Compagnia di Luino per essere identificato e fotografato, al fine di verificare i suoi precedenti penali. Dalle indagini è emerso che l’arrestato maltrattava il padre da diversi anni.
L’uomo è stato poi trasferito nel carcere di Varese, a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà valutare l’operato degli agenti durante l’arresto e pronunciarsi sulle eventuali responsabilità penali.
La fidanzata del figlio, che durante la presenza dei militari stava danneggiando degli elettrodomestici, è stata invece deferita per il suo coinvolgimento nei danneggiamenti e nell’aggressione alla vittima.

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