Il prossimo 23 novembre compariranno davanti al giudice per le udienze preliminari Angela Corvi e Giovanni Pesce. Quest’ultimo, un agricoltore di 69 anni di Buffalora, è stato accusato di tentato omicidio pluriaggravato nei confronti del fratello Francesco, di un anno più giovane, avvenuto lo scorso 5 agosto nel cortile dell’azienda di famiglia.

Il procuratore Francesco Carlo Milanesi ha contestato a Pesce non solo il tentato omicidio, ma anche l’aggravante del legame di parentela con la vittima e dei futili motivi. La violenza è scoppiata durante l’estate, raggiungendo il culmine di vecchie controversie tra i due fratelli nel piazzale di una cascina situata nella periferia est di Brescia. Il cortile dell’azienda agricola di Giovanni Pesce confinava con le abitazioni dei cinque fratelli e della sorella, che vive altrove.

Giovanni e Francesco erano in costante conflitto a causa delle loro differenze caratteriali, delle questioni relative alla gestione dell’azienda e di problemi banali. L’ultima lite tra i due sembra sia stata innescata dallo spostamento di alcuni pneumatici e dall’utilizzo di un trattore per impedire il loro posizionamento. Un colpo ha colpito Francesco Pesce al petto, ma il 68enne è miracolosamente sopravvissuto, poiché gli organi vitali non sono stati danneggiati.

Pesce, che è attualmente detenuto, si è scusato e ha dichiarato di essere molto dispiaciuto per l’esito sanguinoso, ma ha negato di voler uccidere suo fratello. La Procura ha ottenuto un processo rapido, mentre la difesa ha optato per la procedura abbreviata.

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