Il furto di alta tecnologia dai trattori agricoli sta diventando un problema sempre più grave per gli agricoltori. La Confederazione degli Agromeccanici di Mantova ha segnalato che solo nel corso del 2023 sono stati registrati quattro furti di tecnologia avanzata per un valore totale di 350mila euro.

La tecnologia presente sui trattori agricoli rappresenta una miniera d’oro per i ladri. I monitor aggiunti alle reti esistenti, ma anche quelli integrati direttamente nel mezzo e i sistemi più sofisticati spariscono nel nulla. “Nel monitor del trattore c’è anche la guida satellitare. I ladri, quindi, tagliano i fili e cannibalizzano il trattore stesso che perde tutte le sue funzioni e non può più essere utilizzato. Oltre a dover ricomprare e ricostruire tutto, l’agricoltore non può nemmeno lavorare il giorno successivo”, spiega Marco Speziali, presidente della Confai di Mantova.

Questi furti causano anche ritardi nei lavori agricoli e blocchi nella produzione delle aziende agricole. “Il blocco delle imprese agromeccaniche a causa di questi eventi comporta ritardi nelle lavorazioni e blocchi di produzione e lavorazione nelle aziende agricole”, afferma Stefano Bonisoli, direttore della Confai di Mantova.

I ladri sembrano riuscire a eludere i sistemi di allarme e difendere i mezzi agricoli diventa sempre più difficile. Alcuni agricoltori hanno dovuto assumere una guardia notturna per proteggere i propri mezzi. Inoltre, ci sono anche problemi con le assicurazioni, che coprono il furto del trattore ma non della tecnologia installata su di esso.

La Confederazione degli Agromeccanici di Mantova sta cercando di sensibilizzare le autorità e le istituzioni su questo problema, sperando in misure di sicurezza più efficaci per proteggere gli agricoltori e i loro mezzi agricoli. È fondamentale trovare soluzioni per contrastare questi furti e garantire la sicurezza delle attrezzature agricole, che sono fondamentali per il lavoro quotidiano dei contadini.

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