La società di pubblicità ed eventi dell’ex proprietario della Calcio Lecco, Daniele Bizzozero, è stata chiusa per presunte connessioni con la mafia. L’imprenditore, di 73 anni, aveva assunto la presidenza della squadra nel 2014 e in soli due campionati ha portato la società al fallimento.

Bizzozero ha un passato controverso con la giustizia, soprattutto per il crac di Aipa, un’agenzia per la riscossione dei tributi che operava in 800 Comuni italiani, ma anche per truffe, riciclaggio di assegni e clonazione di carte di credito.

Recentemente, il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, ha deciso di chiudere la sua società di marketing, la Lecco Eventi Srl, fondata nel 2015 e senza dipendenti. L’ipotesi è che questa società potesse essere utilizzata per il riciclaggio di denaro proveniente dalla criminalità organizzata.

Questa interdittiva colpisce due imprese di Lecco, che si presume siano collegate alle attività di Bizzozero. La lotta alla mafia e al crimine organizzato è un tema di grande importanza per la sicurezza e l’integrità del nostro paese. È fondamentale che le autorità continuino a vigilare e a prendere misure drastiche per combattere queste organizzazioni criminali e sradicarle dalla società. Solo così potremo garantire un futuro migliore per tutti i cittadini italiani.

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