L’ospedale di Merate potrebbe subire un cambiamento radicale, secondo quanto dichiarato da Paolo Favini, direttore generale dell’Asst di Lecco. L’obiettivo è trasformare questa struttura in un centro specializzato per la riabilitazione e la cura di pazienti cronici con malattie neurologiche e polmonari, prendendo spunto da Villa Beretta, una clinica privata convenzionata situata a Costa Masnaga, a breve distanza dal Mandic.
Questa notizia ha sorpreso e deluso i primari dei reparti e delle strutture del San Leopoldo Mandic, che speravano di affrontare con Favini i problemi che stanno affliggendo l’ospedale di Merate e mettendo a dura prova il personale sanitario. Tra i problemi citati ci sono le dimissioni continue, anche di dirigenti e direttori, la chiusura della Psichiatria a tempo indeterminato, il rischio per il Punto nascita, il ricorso eccessivo a professionisti esterni per garantire assistenza ai pazienti, la mancanza di investimenti strutturali e tecnologici.
Nonostante la scadenza imminente del mandato di Favini e l’arrivo di un suo sostituto a dicembre, il direttore generale ha ribadito il suo progetto di trasformare l’ospedale di Merate in un centro per pazienti cronici, anziché un ospedale per acuti. Questa decisione ha suscitato molte perplessità, poiché si teme che l’ospedale possa diventare un “scatolone in cemento” privo di risorse e servizi, come accaduto a Umberto I di Bellano.

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