La sentenza in abbreviato per l’aggressione avvenuta a Lovere ha stabilito che anche la donna coinvolta è colpevole. La vicenda, avvenuta il 13 settembre 2022 al parco Ippolito Gallini, ha coinvolto un triangolo amoroso. L’uomo, il suo ex compagno, è stato colpito con una spranga di ferro e ha subito gravi lesioni, finendo in coma. Dopo il fatto, la donna ha cercato di coprire l’altro uomo coinvolto, che è stato condannato a 6 anni di carcere per tentato omicidio. La donna, invece, è stata condannata a un anno con pena sospesa per aver tentato di coprire l’imputato. Entrambi abitano a Lovere e l’uomo è attualmente agli arresti domiciliari. La vicenda è stata ricostruita dai carabinieri di Clusone, che hanno fermato l’imputato. Secondo la sua versione dei fatti, l’uomo aveva minacciato la donna più volte dopo la fine della loro relazione e lui voleva difenderla. Non è chiaro se ci sia stata una lite tra i tre. La vittima è riuscita a tornare a casa da solo, ma è stata la figlia a chiamare l’ambulanza quando si è resa conto della gravità delle sue condizioni. I medici hanno riscontrato fratture alle costole e al cranio. La procura aveva chiesto 7 anni di condanna per il tentato omicidio, ma l’avvocato dell’imputato ha sostenuto che si trattava di lesioni causate da una presunta zuffa. Oltre alla condanna, l’imputato dovrà versare una provvisionale di 10 mila euro. Il suo avvocato valuterà se fare ricorso in Appello.

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