Una raccolta fondi è stata avviata in memoria di Enrico Erba, un uomo di 63 anni di Monza morto lo scorso settembre durante un viaggio in Mongolia. L’obiettivo della raccolta fondi è quello di raccogliere la somma necessaria per acquistare un’incubatrice da donare all’ospedale in cui era stato portato dopo il malore. È stato il cognato di Enrico, Paolo Mandioni, a lanciare la petizione su GoFundMe, con l’intento di ricordare Enrico con un gesto di grande generosità. Enrico era una persona straordinaria, amante dei viaggi e desideroso di conoscere nuove culture e popolazioni. Era affettuosamente chiamato “gigante buono” dalla famiglia. Durante il viaggio in Mongolia, Enrico è stato colto da un malore improvviso durante un’escursione. Nonostante l’intervento immediato di una dottoressa presente nel gruppo, non è stato possibile salvarlo. I soccorritori hanno trasportato Enrico all’ospedale più vicino, dove i medici si sono adoperati per lui e successivamente è stato trasferito all’ospedale di Ulan Bator. Una volta tornata in Italia, sua moglie Fulvia ha scoperto che l’ospedale di Tariat ha una grande necessità di un’incubatrice per salvare la vita dei neonati. È nata così l’idea di avviare una raccolta fondi su GoFundMe per l’acquisto dell’incubatrice. Fulvia ha deciso di avviare questa raccolta fondi per non dimenticare Enrico e per aiutare l’ospedale di Tariat. Enrico era sempre disponibile ad aiutare gli altri e lo faceva in silenzio. La moglie Fulvia, insieme ai figli Silvia e Federico, ha pensato che raccogliere contributi per acquistare l’incubatrice fosse il modo migliore per ricordare Enrico e far sì che la sua morte possa essere di aiuto alla nascita di nuove vite. La salma di Enrico è già stata rientrata in Italia e la cerimonia in sua memoria si terrà martedì prossimo. La raccolta fondi ha già raggiunto 1.300 euro, su un obiettivo di 5.000 euro.

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