La tragedia avvenuta a Olginate, in cui un uomo è stato travolto e ucciso da una guidatrice ubriaca, mette in luce un fenomeno preoccupante che sembra diffondersi sempre di più nella nostra società: la mancanza di pietà e la predominanza dell’istinto di sopravvivenza.
La donna coinvolta nell’incidente, consapevole del suo stato di ebbrezza, ha deciso di lasciare il luogo dell’incidente dopo aver liberato la bicicletta incastrata sotto la sua auto. Nel frattempo, la vittima, Boukare Guebre, un operaio di origini burkinabé che stava andando al lavoro, giaceva in fin di vita nel fossato accanto alla strada. Purtroppo, è deceduto in ospedale poco dopo, lasciando una moglie e tre figli piccoli.
Questa tragedia, tuttavia, non è un caso isolato. Sempre più spesso assistiamo a episodi di violenza e mancanza di empatia tra le persone. Un esempio emblematico è quello avvenuto nel pesarese, dove un bidello ha ucciso un uomo a martellate in seguito a una lite stradale. Sembra che la società stia perdendo la sua umanità, in favore di un istinto di sopravvivenza che prevale su tutto il resto.
Hannah Arendt, nel suo libro sul processo ad Adolf Eichmann, parla della banalità del male, ossia di come l’umanità possa essere sopraffatta da un comportamento bestiale e privo di pietà. Questo fenomeno sembra essere sempre più presente nella nostra società, che, nonostante la superficialità dei like e delle emoticon, si sta rivelando sempre più egoista e malvagia.
In questa sorta di ritorno allo stato di natura, sembra non esistere più una morale comune e nemmeno il rispetto delle leggi. Ognuno sembra avere il diritto di fare ciò che vuole, persino di disporre della vita altrui. Tuttavia, il carcere e le punizioni da sole non saranno sufficienti a salvarci da questa oscurità in cui stiamo sprofondando.
È necessario un cambiamento profondo nella nostra società, che vada al di là delle punizioni e delle sanzioni. Dobbiamo tornare a coltivare la pietà, l’empatia e il rispetto reciproco. Solo così potremo contrastare questo nuovo oscurantismo che ci sta avvolgendo e recuperare l’umanità che sembra andare sempre più perduta.