Legnano – La polizia ha colpito duramente il mercato della droga a Legnano. Si tratta di un mercato al dettaglio che coinvolge tutte le fasce sociali, giovani e adulti, disadattati e professionisti. È così ricco da attirare spacciatori anche da altre regioni.

Lo scorso fine settimana, gli agenti del commissariato di via Gilardelli hanno arrestato un vero e proprio grossista della droga che aveva la sua base a San Vittore Olona. Inoltre, hanno denunciato uno spacciatore che aveva un lavoro regolare come operaio e che veniva a vendere droga dal Piemonte, dove vive.

Il tunisino di 31 anni fermato sabato 21 ottobre aveva l’abitudine di prendere in pegno documenti di identità e oggetti di valore, come telefoni cellulari, se l’acquirente non poteva pagare immediatamente in contanti la droga. I poliziotti lo hanno fermato mentre vendeva parte della merce all’incrocio tra corso Garibaldi e via Pontida. Successivamente, nella sua casa a San Vittore Olona, sono stati trovati 850 euro in contanti, documenti autentici, cellulari e le chiavi di una mini moto rubata in città. Inoltre, sono stati scoperti 30 grammi di marijuana, panetti di hascisc, dosi di cocaina ed eroina. Insomma, un vero e proprio supermercato di droghe.

Si pensa che la zona in cui spacciava fosse l’area Cantoni, adiacente a quella in cui è stato fermato. Durante il fermo, l’uomo ha ricevuto telefonate dai clienti, come quella di un medico che gli aveva dato il cellulare in cambio di droga e gli chiedeva di restituirglielo. Ma anche il padre di un giovane che aveva comprato delle dosi lo ha implorato di smettere di minacciare il figlio per i suoi debiti.

Nello stesso pomeriggio, la polizia ha fermato un giovane straniero che aveva 600 euro in contanti. Sospettando qualcosa, gli agenti lo hanno seguito e lo hanno fermato nuovamente poco dopo, trovandogli addosso un panetto di hascisc e alcuni grammi di eroina. Troppo per un uso personale, come ha sostenuto il giovane, un marocchino di 28 anni residente a Verbania. È evidente che era venuto a Legnano per fare scorta di droga da rivendere al dettaglio.

Quello che colpisce è che il giovane è regolarmente residente in Italia, ha un lavoro stabile come operaio metalmeccanico e una compagna che ignorava il suo secondo “lavoro”: spacciare droga nella zona boschiva alle spalle della Saronnese, vicino al territorio di Rescaldina. Il giovane è stato indagato a piede libero.

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